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Riceviamo e pubblichiamo la nota di un cittadino sannita, Giacomo Santarcangelo, che 

“Ieri è stata la festa della mamma, una tra le figure più importanti, se non la più importante, della nostra vita.

Chi come me ha la fortuna di averla ancora se la gode anche nella fragilità degli anni, ma chi come mia moglie l’ha persa (e anche da poco) quel vuoto viene colmato con il rito della memoria.

Quel rito che fa sembrare ancora tra noi, la figura di una persona cara che non è più.

Ogni settimana andiamo al nostro cimitero comunale a rendere omaggio ai nostri defunti e mia moglie cambia settimanalmente i fiori, pulisce la lapide e parla con la sua mamma quasi come se fosse lì ad ascoltarla.

Non è la prima e non sarà neanche l’ultima a compiere quei gesti che tengono viva la memoria.

Gesti che hanno qualcosa di sacro, qualcosa che va al di là della umana ragione, ma appartiene alle ragioni del cuore e che, per questo, merita il rispetto di tutti.

Però sta succedendo spesso che dopo poche ore che poniamo i fiori freschi vicino alla lapide, questi misteriosamente spariscono.

Inizialmente abbiamo pensato a qualche colpo di vento, poi ci siamo resi conto che spariscono solo i fiori più costosi e più vistosi.

Il vento non fa questa selezione.

Né possiamo addossare la colpa a fenomeni soprannaturali.

Soprattutto quando questa situazione è vissuta non solo da noi, ma da molte altre persone.

Vi è qualcuno che ha messo anche dei cartelli con la minaccia che la lapide del proprio defunto fosse sotto controllo di telecamere.

Poi ho saputo di un comune commercio “sotterraneo”.

Parenti che vivono lontano incaricano persone di Benevento che frequentano “giornalmente” il nostro cimitero di procedere con il cambio settimanale dei fiori sulle lapide dei propri defunti pagandoli per il proprio impegno.

Pratica che, se compiuta nel rispetto di tutti, è lodevole perché perpetua quella memoria di cui parlavo prima, ma che se è compiuta con l’unico scopo di fare soldi, allora si verificano questi gesti ignobili con i furti dei fiori migliori.

Spero solo che questa pubblica denuncia, unitamente a quella effettuata presso le autorità preposte, faccia fermare questa VERGOGNOSA pratica perpetrata a scapito dei nostri defunti e che il Sindaco e l’Assessore preposto mettano in atto tutto quanto è in loro potere per smascherare gli autori”.

Giacomo Santarcangelo