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Una due giorni dedicata dalla Chiesa cattolica, alle aree fragili, ai territori delle aree interne del Paese, da sempre in ritardo di sviluppo ed ora più che mai afflitte da una crisi profonda e forse irreversibile. Torna il Forum promosso ed organizzato dall’Arcidiocesi di Benevento che, caparbiamente, sta spendendo tutta la propria influenza spirituale e persino politica a favore di quella parte del Paese, non solo quella a sud di Roma, che non è metropoli e che appare ormai fuori dai circuiti vitali dello sviluppo. Voluto fortemente da mons. Felice Accrocca, il Forum ha riunito ancora una volta a Benevento i Vescovi di tutta l’Italia, interna, quella che appare ormai senza un futuro: provenienti da 14 regioni, i prelati vogliono far sentire la voce di quei territori quotidianamente in sofferenza. La Chiesa cattolica è del resto mobilitata ancora una volta su questa battaglia con il suo vertice: presente al Centro La Pace di Benevento, infatti è stato ancora il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

La due giorni al Centro La Pace è una riflessione che, avviata nel 2019, continua ad alimentare il dibattito politico su tutto il territorio nazionale e, soprattutto, ad offrire spunti di riflessione e piste di azione per una pastorale adeguata alle esigenze attuali della società italiana in zone segnate dallo spopolamento, dalla desertificazione, dalla mancanza di lavoro, dalla carenza di servizi pubblici essenziali. L’Arcivescovo Accrocca, nel corso di un incontro con la stampa, ha spiegato: “E’ un percorso che si porta avanti con una certa sistematicità. Serve una pastorale idonea che ha esigenze diverse dalla pastorale urbana. Bisogna puntare su la ministeriale sui servizi che una comunità cristiana deve espletare. Se non ci sono più comunicazioni. Vogliamo  stabilire un collegamento diretto con il Cammino sinodale, nel quale tutta la Chiesa”. Un appello è stato nuovamente lanciato al mondo della politica: “Abbiamo bisogno di una politica forte, di un pensiero forte e progetti adeguati”. Il Cardinale Zuppi, dall’alto del suo magistero, ha spiegato: “Conoscere, aiutarsi, provare a dialogare con le Istituzioni. Tutte le diocesi hanno problematiche e sono accomunate dalle stesse difficoltà. Vogliamo lavorare per risposte positive, consapevoli, condivise e possibili. Chi continua a partecipare nonostante la crisi del “noi” perché la Chiesa è un luogo dove ci si appassiona al prossimo e, quindi, al dialogo” .