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“Per contrastare il caro bollette, il Gruppo ‘Cerreto Riparte’ ha elaborato questa specifica proposta per famiglie e le imprese cerretesi che vivono questa oggettiva situazione di difficoltà, in un momento nel quale il peso della spesa energetica è particolarmente rilevante e rischia di mettere in ginocchio una parte considerevole della nostra città” – così l’esordio della nota stampa del Gruppo che fa una proposta concreta e seria all’Amministrazione Parente, trovando anche le risorse da impiegare.

La nota prosegue: “La proposta è da realizzare con fondi di bilancio comunali, grazie al recupero dei crediti vantati dall’Ente per utilizzo locali di proprietà comunali (macello, casa albergo per anziani, ecc.), grazie al recupero crediti vantati per sentenze definitive (vedi vicenda Ecosannio che deve al Comune circa 25.000€ e che l’Amministrazione Parente fin adesso, non ha provveduto a recuperare, ecc.), e, grazie ai vari risparmi possibili nella gestione della macchina amministrativa (taglio degli incrementi delle indennità dirigenziali e digitalizzazione dei servizi di recupero crediti, ecc.). La proposta si può concretizzare attraverso uno specifico bando pubblico con il quale l’Ente chiede ai cittadini ed alle aziende di fare domanda di specifico contributo in caso siano soddisfatti i requisiti sotto elencati.

Introduzione in via transitoria di un Assegno Energia una tantum non con le stesse regole e meccanismi di funzionamento dei bonus sociali elettrico e gas, in favore delle famiglie con ISEE compreso tra 8.265 e 24.000 euro. Il contributo sarà erogato in percentuale sulla spesa energetica sostenuta (luce e gas) per i mesi di gennaio – aprile 2022 e, varierà a seconda del nucleo familiare e dell’ISEE del dichiarante che, non deve percepire altri benefici come bonus sociali specifici e/o altri sussidi previsti in generale dalla norma (es.: Reddito di Cittadinanza). Il contributo erogabile sarà massimo di 500 euro.
Introduzione in via transitoria di un Assegno Energia una tantum per le imprese commerciali, agricole, artigianali con sede legale in Cerreto Sannita, che hanno un fatturato 2021 al di sotto dei 100.000 euro e che hanno visto rincarare le bollette di luce e gas da gennaio ad aprile 2022, fino ad un massimo di 400 euro di contributo erogabile, a seconda del fatturato e della spesa sostenuta in questo quadrimestre.

Tale proposta non è indirizzata alle famiglie che hanno ISEE al di sotto degli 8.265 euro, in quanto esse già beneficiano di specifici bonus sociali (sconto in bolletta elettrica, del gas e del telefono) e non potrà essere richiesto dai percettori di Reddito di Cittadinanza in quanto anche essi beneficiano di specifiche misure sociali contro il caro energia.

Crediamo fortemente che, in questo momento, fare una scelta del genere vuol significare essere vicino a chi sta soffrendo, per evitare di indietreggiare rispetto al mordere della crisi e della spesa per le bollette. Adesso sta all’Amministrazione Parente dare un segnale di concretezza e di apertura rispetto alle esigenze della cittadinanza e del mondo produttivo”.