“Dire che il Consiglio comunale è un luogo di confronto ma nel momento del confronto si scappa, dimostra ancora una volta la superficialità con cui si partecipa alla vita amministrativa del Comune”. Così in una nota il gruppo di maggioranza in Consiglio comunale che replica alla consigliera di opposizione, Emanuela Barone.
“Quello andato in scena nella mattinata di ieri – spiega il gruppo di maggioranza – è l’ennesima dimostrazione del non volersi e non sapersi confrontare. La consigliera di minoranza, Emanuela Barone, legge ciò che chissà chi gli ha scritto e poi scappa dal confronto. Essendo in minoranza, probabilmente, soffre di manie di protagonismo, pur essendo la più votata in assoluto alle ultime comunali di Ceppaloni (come non manca di rimarcare ogni volta), e quindi abbandona l’aula e si nasconde dietro a comunicati stampa”.
“Rispetto alla eccezione sollevata in merito alla mancata indicazione dei progetti Pnrr, evidenziamo che la sezione dedicata alle opere pubbliche (oggetto di approvazione in un precedente Consiglio Comunale) fornisce le indicazioni richieste. Si aggiunge che la predetta deliberazione ha ricevuto il voto favorevole anche della minoranza”, precisano i rappresentanti del gruppo Ceppaloni Domani.
“Con riferimento alla ‘necessità’ di approvare in separata seduta del Consiglio il DUPS e il Bilancio di Previsione si precisa che si tratta di orientamento minoritario oggetto di alcune sentenze del TAR Bari, sospese poi dal Consiglio di Stato, recenti sentenze di altri TAR (es. Campania) si sono espressi in senso opposto, tale orientamento non risulta espressamente normato dal TUOEL n. 267/2000, ed invade la sfera regolamentare riservata all’Ente locale dall’art. 174 TUOEL, determinando un aggravamento procedimentale dell’approvazione del bilancio”.
“Tra l’altro – proseguono – nella stessa proposta di delibera del DUPS (deliberazione cui ha partecipato la stessa consigliera Barone) veniva accertato che erano state assicurate le dovute “…garanzie di partecipazione, di confronto e di emendamento ai consiglieri comunali mediante il rispetto dei termini regolamentari di esame e di presentazione degli emendamenti…”.
“Allora – concludono i rappresentanti della maggioranza in Consiglio comunale a Ceppaloni – la Consigliera Barone o non è molto attenta nel leggere o è in cattiva fede: nell’uno e nell’altro caso faccia le dovute scuse alla comunità”.