Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del gruppo consiliare ‘Impegno Comune’ di Sant’Agata de Goti in merito al cedimento di un blocco del cimitero.
“Il cedimento di un blocco del cimitero capoluogo e le conseguenze che ne sono derivate, rappresentano una ferita profonda per la nostra comunità. Indubbiamente il più tragico degli avvenimenti di questi giorni, favorito dalle condizioni metereologiche che hanno anche compromesso la viabilità, causato danni alle infrastrutture e disservizi per gli studenti che hanno avuto difficoltà nello svolgimento delle normali attività scolastiche. Accadimenti ai quali siamo stati trovati impreparati e questo ci impone una riflessione come classe politica e come amministrazione. Crediamo non sia più rinviabile un cambio di passo nella strategia amministrativa e nel modus operandi per rispondere alle esigenze della città.
Numerose sono le segnalazioni che ci sono pervenute a riguardo dai cittadini, ormai insofferenti ad una politica spesso sorda e tardiva nelle azioni e nelle risposte. La cittadinanza non è più disposta a stare al gioco delle parti, chiede soluzioni a problematiche a cui si può rispondere con programmazione, lungimiranza, organizzazione e polso istituzionale. Non è più tempo di soprassedere o di giustificarsi guardando al passato. Non siamo stati eletti ieri. Non possiamo permetterci di arrivare tardi anche su altre questioni fondamentali. Abbiamo ruoli e strumenti per fare quanto dovuto. La possibilità di prevedere certi eventi, come quelli atmosferici, ad esempio, ci permette di attivare tutti gli strumenti necessari a gestirli e ridurne i danni. Uno di questi è sicuramente il COC (Centro Operativo Comunale), la cui convocazione risulta utile per organizzare e svolgere le attività necessarie ad affrontare le criticità che si manifestano. Cominciamo a pensarci in vista delle gelate che colpiranno alcune zone del nostro territorio. Impegno comune è presente, disponibile a lavorare in maniera costruttiva in questo tempo che ci chiede di non arrivare mai più tardi”.
