“Ccà sotto ‘nun ce chiove”, il progetto di Irene Macalli, laureanda all’Accademia di Belle Arti, che ha scelto Pietraroja per la sua installazione site-specific realizzata insieme agli abitanti del piccolo paesino dell’entroterra sannita, in un laboratorio partecipato.
Il progetto si svilupperà come una vera e propria residenza artistica. L’intenzione è quella di lavorare a stretto contatto con il mondo contadino, un mondo che muore e sparisce insieme ai suoi usi e costumi, alle credenze, alla religione, è come se fosse un passato intenso destinato ad essere dimenticato. Ricambiando l’ospitalità dando loro una mano nel lavoro quotidiano, dalle faccende domestiche alla lavorazione della terra.
La scelta del contesto non è casuale e darà inizio ad un lungo progetto che si espanderà verso altri territori anche in terre estere, il tutto documentato tramite un lavoro d’archivio che verrà esposto nella Galleria d’arte contemporanea Capnapoliest di Napoli e pubblicato, in futuro, sotto forma di quaderno. Con tesi scritta finale presentata presso l’Accademia delle Belle Arti Di Napoli, nel mese di Ottobre 2024.
Il progetto realizzato in collaborazione con il Comune di Pietraroja e la Pro Loco Pietraroja, è stato programmato dal 12 Agosto al 01 Settembre, con un evento finale per donare ai residenti e agli ospiti una giornata ricreativa immersa nell’arte, mescolata agli usi e costumi del bellissimo paese rurale.
La residenza di 3 settimane nel paese di Pietraroja, darà vita ad un importante lavoro d’archivio composto da un’approfondita documentazione tramite video, scritti e fotografie nel quale i residenti saranno protagonisti assoluti.
Il laboratorio prevede la realizzazione di una bandiera bianca cucita a mano direttamente dalle donne che animano il paese. Le cuciture finali daranno vita ad un disegno casuale su quella che poi sarà la bandiera. La bandiera verrà installata su un’asta di 6 metri a Costa Sant’Anna dove sorgono le vecchie mura antiche del paese.