“La pace va costruita dalla scelte governative, ma anche dalla reazione della base. Ci deve essere indignazione, con la speranza che chi governa possa operare scelte diverse. La pace dipende anche da noi”.
Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo metropolita di Benevento, ha rivolto ai giovani dell‘Azione Cattolica che lo ascoltavano e lo seguivano un accorato appello per una presa di consapevolezza comune ed una iniziativa condivisa e comune per un nuovo equilibrio di pace nel mondo. L’Arcivescovo ha spronato i ragazzi dell’Arcidiocesi nel pomeriggio vissuto tra Corso Garibaldi e Villa Comunale dove tante energie giovanili del mondo cattolico hanno partecipato ad un emozionante cammino di testimonianza e di fede nella pace.
La manifestazione dei ragazzi dell’Azione Cattolica è stata segnata dalle bandiere della pace e da striscioni che invocavano la fine delle ostilità e della terribile condizione di guerra che da troppo tempo si vive nelle aree più calde d’Europa e del Medio Oriente. La pace a Gaza e in Ucraina sono state invocate dalle fila dei giovani dell’Azione Cattolica diocesana in un appuntamento di preghiera itinerante per le strade della Città, guidata dalla presidente diocesana Francesca Mandato, che ha visto la compartecipazione anche di altre Associazioni e di altre identità e sensibilità politiche come quelle che si riconoscono negli Scout, nelle Acli, nell’Anpi, in Libera, nella Cgil. A partecipare ancora una volta a questa manifestazione pubblica per la pace è stato l’arcivescovo Accrocca e con lui il sindaco di Benevento Clemente Mastella, che ha voluto porre il suo indirizzo di saluto: “Un segno di speranza per i giovani la comunità e per l’intera diocesi. Spiragli per la pace ci sono all’orizzonte, ma bisogna passare a fatti concreti. Spero che la diplomazia e lo stesso presidente americano Trump trovino modo e forme per dare riscontro a questo clima e a queste attese. Ci sono state tante migliaia di morti inutili: del resto, le guerre sono inutili, sacrifici inutili. Ci siamo ritrovanti in una devastante e drammatica situazione”.
L’arcivescovo quindi ha spiegato: “E’ urgente moltiplicare gli sforzi per la pace. C’è stata una intesa per la tregua, ma i segnali in Cisgiordania sono preoccupanti. Dobbiamo educare alla pace e farlo sin da subito partendo dai più giovani . E’ una piccola goccia nel mare, ma è un inizio”.
Mons. Accrocca ha voluto anche sottolineare l’emergenza povertà che si vive nel capoluogo sannita e i tanti clochard per strada ne sono una triste testimonianza: “E’ una situazione generale che purtroppo fatica a farsi coscienza collettiva. Nel territorio crescono sacche di povertà. I soli volontari non possono gestire queste situazioni estremamente difficili. Sono segnali preoccupanti”.
La presidente dell’Acr diocesana Mandato: “Questo è un percorso educativo nel mese della pace ad una riflessione su questi temi. Noi vogliamo rinnovare l’impegno per essere operatori di pace. Rinnoviamo impegno per creare alleanze legami con tante realtà e gridare a tutti la pace”.
Presente anche Libera Benevento con il referente Michele Martino che ha detto: “Non è normale la violenza, l’ideologia totalitarista o il saluto romano. Siamo sentinelle critiche del territorio. Camminiamo insieme passi di responsabilità di gioia ma di consapevolezza collettiva che parta dalla responsabilità del sindaco”
Catt