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E’ il giorno della verità per Christian Pastina, Gaetano Letizia, Francesco Forte ed Enrico Brignola, giallorossi ed ex giallorossi finiti al centro di una inchiesta della Procura di Benevento relativa all’ipotesi di calcioscommesse. Questa mattina per i quattro è in programma l’udienza dinanzi la sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale mentre non ci sarà Massimo Coda, anche lui coinvolto nell’inchiesta ma la sua posizione è ancora al vaglio degli inquirenti in attesa di ulteriori accertamenti. L’accusa contesta ai quattro la violazione dell’articolo 4, comma 1 e dell’articolo 24, commi 1 e 2, del Codice di Giustizia Sportiva per «aver effettuato scommesse direttamente o per interposta persona sia presso soggetti autorizzati che presso soggetti, e piattaforme, non autorizzati a riceverle aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc e di campionati di calcio professionistici stranieri» come si legge nei deferimenti dello scorso 28 maggio.  

Pastina e Forte, con l’obiettivo di porre la parola fine a questa vicenda il prima possibile limitando anche i danni, tramite i loro avvocati avevano richiesto il patteggiamento che gli avrebbe assicurato una riduzione della pena del 50%, ma il Procuratore Federale non ha ritenuto opportuno percorrere questa strada. Tale richiesta potrebbe essere riproposta anche oggi davanti al Tribunale Federale Nazionale e in caso di accoglimento, che appare improbabile, lo sconto sarebbe di un terzo e non più della metà. Difficile fare previsioni sul possibile esito del giudizio, ma è concreto il rischio di una lunga squalifica se verranno accertate le responsabilità di Pastina, Letizia, Forte e Brignola con un ulteriore aggravio di pena nel caso in cui dovessero essere accertate puntate fatte sulle loro squadre di appartenenza.