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Benevento – Percorso soddisfacente in un campionato che potrebbe riservare sorprese fino all’ultima giornata. Così, in sintesi, Fabio Caserta ha valutato la sua esperienza sulla panchina del Benevento ai microfoni di B Magazine, trasmissione di Helbiz Live sul campionato cadetto. Ospite del programma insieme all’attaccante del Cittadella Tounkara, al momento della registrazione della puntata non era ancora a conoscenza del rinvio della sfida con il Cosenza. Ai conduttori Maurizio Insardà, Italo Cucci e Carolina Stramare  ha esposto le sue riflessioni sul campionato: 

Soddisfazione – “La squadra sta facendo un percorso importante in un campionato molto difficile, sono contento di quanto stiamo dimostrando sul campo. Ci sono tante squadre forti, è complicato trovare una squadra debole. Ci sono squadre che hanno avuto difficoltà nel corso del campionato ma gli ostacoli ci sono per tutti”. 

Ambizioni – “Cerchiamo di fare il massimo sapendo che  non sarà facile per nessuno vincere il campionato. Ci sno tante squadre forti sia per la promozione diretta che per i play off, dovremo essere molto bravi perché preparare le partite praticamente senza allenarsi è difficilissimo. Si gioca ogni tre giorni e occorre essere sempre pronti perché tempo per scaricare il lavoro non ce n’è”. 

Imprevisti – “Bisogna anche avere un po’ di fortuna perché tra covid e guai fisici se ti vengono a mancare quattro o cinque giocatori determinanti si fa dura, soprattutto in questo campionato in cui i valori sono davvero molto equilibrati”.

Carriera – “Ho avuto la fortuna, quando ho smesso di giocare, di iniziare ad allenare in una piazza importante come Castellammare di Stabia. Il primo anno siamo arrivati quarti chiudendo la nostra esperienza ai play off, nel secondo abbiamo vinto il campionato centrando record su record. Dispiace per il campionato di serie B che gettammo via dopo il lockdown con una retrocessione amara. A Perugia iniziai con delle difficoltà ma riuscimmo a chiudere con un grande risultato, mentre quest’anno a Benevento l’esperienza è davvero affascinante. Stare in una piazza che ha fatto così bene negli ultimi anni è un grande motivo di orgoglio, ma bisogna continuare a lavorare perché le ambizioni sono tantissime e sono alte, questo richiede una grande responsabilità”.

Fagioli – “Ci sono tanti giocatori forti e parlare dei miei sarebbe troppo facile. In rosa ho l’imbarazzo della scelta quanto ad attaccanti. C’è Lapadula che sposta gli equilibri, Forte è un attaccante che fa la differenza nella categoria. Poi certo, ognuno vive di periodi positivi e negativi, bisogna essere bravi a metterli nel contesto giusto. Se  devo fare un nome tra i giocatori non miei già pronti per la serie A dico Fagioli della Cremonese, che per me è prontissimo”. 

Juve Stabia – “Castellammare di Stabia è una delle piazze più importanti in serie C, devi farti trovare pronto quando alleni la Juve Stabia. Ci sono pro e contro quando sei in un ambiente così caldo, sono i soliti problemi delle piazze importanti, potrei dire lo stesso di Perugia. Luoghi in cui si vive di calcio”.

Buffon – “Non guardo la carta d’identità, se lo vedo giocare mi chiedo perché non dovrebbe continuare. E’ ancora uno dei migliori portieri, fa il suo lavoro con voglia e determinazione, un esempio per tutti i ragazzi che troppo spesso si abbattono dopo una difficoltà”. 

Delusione – “Quando inizia il campionato si fanno delle prime valutazioni, poi si inizia a giocare e le aspettative possono essere stravolte. Non credevo di vedere così in basso il Crotone, così come pensavo che il Parma avrebbe fatto un cammino diverso. Tutte le altre nelle zone alte della classifica sono quelle che hanno mantenuto gli impegni”. 

Reggina – “Non mi hanno mai dato l’opportunità di giocare con la maglia della Reggina, è l’unico rammarico che ho per la mia carriera da calciatore. Allenare non è la stessa cosa, fare l’allenatore e fare il calciatore sono due cose diverse. L’allenatore può incidere relativamente, mentre da calciatore puoi decidere una partita”. 

Cremonese e Brescia – “Sono tutte e due squadre forti. La Cremonese è ben organizzata e gioca bene sia individualmente che come collettivo, non è un caso che sia lassù. Sarà una partita difficile per entrambe, ma ogni domenica ci sono gare difficili in questo campionato, non si può sottovalutare nulla”. 

Sostituzioni – “Abbiamo la fortuna di avere diversi giocatori duttili che ci consentono di cambiare sistema di gioco in corsa senza ricorrere necessariamente ai cambi. Pianifichiamo tutto, partiamo già con un’idea precisa in base all’avversario che andiamo ad affrontare, poi se vedo che soffriamo proviamo a cambiare uomini in base all’andamento della gara. Il resto lo facciamo in settimana, provando a tenere tutti sulla corda in modo che siano pronti sempre anche quelli che giocano meno”.