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Pisa – Le parole di Fabio Caserta al termine della semifinale di ritorno dei play off di Serie B che ha visto il Benevento giocare sul campo del Pisa. L’allenatore calabrese ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo all'”Arena Garibaldi” per affrontare la formazione di Luca D’Angelo. Questi i temi affrontati dal tecnico della Strega nel post partita.

Sconfitta – La squadra non è venuta meno, non abbiamo fatto la prestazione come all’andata. Sono situazioni diverse, dopo il gol abbiamo perso certezze, serenità. Abbiamo fatto un buon secondo tempo, abbiamo concesso poco tranne che nel finale quando, però, eravamo sbilanciati. Sono partite che vengono risolte da episodi, potevamo fare un’azione pericolosa e abbiamo subito una ripartenza. Dovevamo essere più attenti. Loro sono andati in vantaggio e  tutto è diventato più difficile, contro un Pisa che non ti concede tanti spazi. Abbiamo commesso qualche errore, ma la squadra ha messo in campo la sua personalità. A prescindere da tutto non posso rimproverare nulla ai ragazzi, abbiamo sbagliato il finale di stagione non i play off.

Sostituzioni – Ionita l’ho visto in difficoltà, avevo già in mente di cambiarlo. Ho voluto provare e dopo sei minuti ho deciso di cambiare. Oggi non hanno inciso le scelte, volevo giocatori più di gamba all’inizio per mettere in corso d’opera gente con maggiore qualità. Il risultato finale, poi, incide sui giudizi.

Futuro – In questo momento c’è amarezza, dispiacere, non è necessario parlare del futuro. Sono contento di far parte di questa società, sono orgoglioso di aver presto parte ai play off in un campionato con tante società importanti. Sono felice del lavoro fatto, poi sarà il presidente a decidere. Quando sono arrivato il progetto era di tornare in serie A in due anni, quest’anno c’è mancato pochissimo. Possiamo dire tutto ma questa squadra ha fatto un torneo importante, ci sono delle basi solide per ripartire e starà alla società valutare il lavoro fatto dall’allenatore e dai singoli calciatori.

Clima – Credo che sia già difficile giudicare la propria squadra, se D’Angelo ha visto paura nei miei non lo giudico. Ho gente come Glik e Lapadula abituati a giocare davanti a sessanta, settanta mila calciatori. Ho giocato e vi dico che quando entri in campo i fischi non li senti. Se D’Angelo ha visto questo vuol dire che è un mago.

Tifosi – Va fatto un plauso a loro, ci hanno sostenuto e applaudito alla fine. Tra le difficoltà abbiamo fatto un grandissimo campionato. Solo nel finale di stagione potevamo fare di più, alla fine nei play off ha fatto la differenza la posizione di classifica.

Stagione – Rifarei tutto, col senno di poi è facile. L’unica cosa che posso rimproverare è che dovevamo fare il salto di qualità quando potevamo, è stato quello il nostro limite. Nelle partite chiave l’abbiamo steccato e questo ci ha portato a vivere un finale complicato.

Immagine – Un allenatore valuta tutto, anche nelle vittorie c’è qualcosa che non va. Non c’è una partita vera e propria dove c’è stato del rammarico. Quando perdi pensi a cosa avresti potuto fare. Errori ne abbiamo commessi tutti, nel calcio il più bravo è quello che ne commette meno. Nel proseguo della mia carriera qualcosa migliorerò, l’ho capito quest’anno e ne sono consapevole. Di una cosa sono orgoglioso, di aver fatto parte di questo progetto e aver condiviso una bella stagione con i ragazzi. Vederli piangere significa che si è creato qualcosa che va oltre l’aspetto calcistico. Non posso rimproverare nulla a loro, li voglio ringraziare e voglio ringraziare la società.