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Benevento – Torna a parlare Fabio Caserta e lo fa dopo quasi un mese. L’ultima volta fu il 21 maggio scorso, subito dopo l’eliminazione dai play off. Da quel giorno a Pisa molte cose sono cambiate. Quello che sembrava potesse essere un addio si è trasformato in una riconferma, con la società giallorossa che ha deciso di onorare il secondo anno di contratto che lega il tecnico di Melito di Porto Salvo alla Strega. Incassata la fiducia è tempo di voltare pagina perché tra due settimane bisognerà già tornare in campo. Nella sala stampa del “Ciro Vigorito“, l’allenatore del Benevento ha affrontato diversi temi.

Ripartenza – Al di là dei contratti, ci deve essere la voglia e la determinazione di ripartire. Ci deve essere la consapevolezza di aver fatto un campionato importante che sarebbe potuto finire meglio. Con tutte le problematiche resta qualcosa di importante, nonostante l’amarezza. Bisogna ripartire, so che l’allenatore è quello che viene messo in discussione ma fa parte del mio mestiere. Il mio obiettivo è migliorare giorno dopo giorno, con la consapevolezza che si può fare sempre meglio. Per far ricredere la gente conta solo il lavoro giornaliero. Ripartiamo con la voglia e la determinazione di fare un campionato importante.

Organico – Quest’anno partiamo da una base importante, ci sono elementi di livello per la categoria. C’è l’amarezza per come è finita ma non c’è la delusione per una retrocessione. Spetterà al direttore e alla società fare gli innesti giusti, individuando gli elementi importanti che possono far parte di questo progetto. Abbiamo alle spalle un anno di lavoro fatto insieme, è una base sicuramente importante. 

Modulo – Abbiamo già una base importante, i sistemi di gioca li fanno i calciatori. Credo tanto nel sistema di gioco utilizzato, abbiamo fatto anche bene. Ripartiamo dalle certezze, cambiare dipenderà dai giocatori che ci saranno in rosa. Dall’inizio partirò con le stesse idee e con lo stesso sistema di gioco.

Campionato – Sarà un campionato ancora più difficile perché ci sono squadre di blasone. Dobbiamo guardare a noi stessi, gli obiettivi li determinerà il campo. Cercheremo di arrivare più in alto possibile, lottando partita dopo partita. Dovremo essere bravi ad affrontare al massimo il nuovo campionato, mettendo da parte quanto successo.

Crescita – Abbiamo un confronto quotidiano con la società ma io faccio l’allenatore. Credo tanto nel rispetto dei ruoli. Ho lavorato benissimo con il direttore, sa bene quali calciatori mi piacciono. C’è tanto da migliorare, quando finisce un campionato ci sono sempre analisi da fare. Ho commesso sicuramente degli errori, credo li facciano tutti, devo ripartire da lì senza cercare di commetterli.

Glik – Parliamo di un giocatore importante, ci saranno delle valutazioni attente considerando che ci saranno i mondiali.

Tifosi – La squadra non è di Fabio Caserta, è della città, dei tifosi. Per quanto ci riguarda chiederò ai ragazzi di fare sempre il massimo per arrivare in alto. Poi c’è una bella differenza tra il giocare davanti a diecimila o a tremila tifosi, lo abbiamo visto durante i play off.

Benevento – Siamo rimasti perché c’è la voglia di fare bene, ci sono tutti i presupposti. Non siamo legati ai contratti, al giorno d’oggi contano relativamente. Sto bene perché lavoro con persone serie e oneste. Con il direttore vado d’accordo, nelle vittorie e nelle sconfitte, e questo è importante. La città la frequento più di quanto potete pensare. Ho la famiglia fuori ma tre volte a settimana sono qua con i miei collaboratori. Andare a dormire due volte a casa con i figli non credo sia un reato. Comunque è un aspetto che vogliamo migliorare, riprendendo il discorso lasciato qualche mese fa.

Soste – Rispetto all’anno scorso ci sono tanti vantaggi per tutte le squadre. Lo scorso anno non ci siamo mai fermati, giocando ogni tre giorni. Allenarsi per una settimana intera è un vantaggio, permette di recuperare e di lavorare sui concetti.

Vigorito – Subito dopo la partita col Pisa era già il primo a parlare del futuro. Dopo la cena di quella sera abbiamo parlato, sono contento di continuare questo progetto, è motivo d’orgoglio. Se non avesse avuto stima o se non fosse stato soddisfatto del lavoro avrebbe cambiato, indipendentemente dal contratto. C’è stata la voglia di continuare insieme e questo è stato l’aspetto più importante.