Benevento – Le parole di Marcello Carli al termine della sfida valevole il campionato di Serie C che ha visto il Benevento ospitare il Catania. Il direttore tecnico è stato l’unico a commentare la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Vigorito” per affrontare la formazione di Cristiano Lucarelli. Questi i temi affrontati dal dirigente della Strega nel post partita.
Scelta – In questo momento è giusto che il responsabile si assuma le responsabilità, non parlerà nessuno. Adesso serve farsi un esame di coscienza e stare concentrati. E’ un momento difficile, sono venuto per metterci la faccia. Siamo consapevoli del momento che stiamo attraversando ma io e la società non molliamo. Sappiamo che passeremo un Natale brutto, ma andremo avanti per la nostra strada. Ho chiesto io a Vigorito di poterci mettere la faccia.
Andreoletti – Cerco di essere sereno ma non lo sono, ho tanti difetti ma in questo momento ho mille emozioni negative dentro di me. In qualche modo bisogna svoltare e dovrò avere un approccio sereno col presidente. Siamo tutti sotto esame, stiamo valutando e riflettendo. Se sono venuto io vuol dire che le cose non vanno bene, se parlo io vuol dire che ci sono problemi. Non vado a cercare alibi come l’arbitro, gli ho stretto la mano e fatto i complimenti, mi tengo la sconfitta pesante. E’ un periodo che questa squadra non riesce a fare risultare e a essere come vorremmo. Stiamo attraversando un momento di appannamento troppo lungo, faremo delle riflessioni.
Calciatori – La più grande delusione me l’ha data me stesso. Nella disamina devo essere lucido e andrò ad analizzare le posizioni dei ragazzi. Devo puntare il dito prima di tutto su me stesso, altrimenti sarei falso e bugiardo. Su quando si riparte ho le idee chiare, abbiamo cercato di essere inclusivi, poi so chi si è fatto accogliere e chi meno. Non è, però, solo colpa di un numero di giocatori, altrimenti andrei a cercare altri alibi.
Rapporto – E’ un momento in cui non ci riusciamo a spiegare. Qualche domanda e qualche risposta me la sono data. In questo momento, in un periodo importante, ci aspettavamo una crescita emotiva diversa della squadra. Il risultato odierno non è giustificabile, delle riflessioni importanti bisogna farle. Concedetemi di avere un minimo di riflessione, la partita è finita da venti minuti e sono qui io è perché le cose non vanno di certo bene.
Serenità – Abbiamo un club forte e una città che ci hanno fatto lavorare senza tensioni. Mi fa male vedere la gente non stare bene, non ci sono motivazioni per non fare bene a Benevento, bisogna farsi un esame di coscienza tutti. E’ normale che la gente ti possa dire qualcosa sopra le righe perché il calcio è emozione, adesso dobbiamo solo trovare le soluzioni stando zitti.
Passato – Posso avere mille difetti ma odio gli alibi, dello scorso anno non ho mai parlato e non centra nulla. Possiamo aver pagato all’inizio perché è stato un percorso lungo, parlare dello scorso anno è un cercare di aggrapparsi a un alibi che non c’è. La squadra ha avuto una non reazione, l’obiettivo di questa squadra è affrontare a testa alta il girone di ritorno, giocando al massimo. Se prenderemo delle decisioni le comunicheremo in modo sereno prima di tutto ai diretti interessati. Io non mollo, se voglio fare questo lavoro non devo cercare scorciatoie perché non portano a nulla.