Continua incessante l’opera di prevenzione e repressione in ordine al contrasto di attività illecite legate al fenomeno dell’uso e spaccio di sostanze stupefacenti disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Benevento, quotidianamente impegnati per garantire sicurezza e rispetto della legalità.
In tale contesto, un’altra importante attività è stata condotta dai militari della Compagnia di Benevento nella tarda serata di ieri. Nello specifico, personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, nel corso dell’esecuzione di un posto di blocco sulla SS 7 Appia, tra il Comune di Benevento e Montesarchio, procedeva al controllo di un’autovettura di grossa cilindrata condotta da un 40enne di Airola che, alla richiesta di esibizione dei documenti, si mostrava particolarmente agitato. Tale atteggiamento insospettiva gli operanti che procedevano, quindi, ad una perquisizione sul posto che consentiva di rinvenire due involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso complessivo di circa 11 grammi, occultati in una mazzetta di numerose banconote di vario taglio dall’importo di circa 2000 euro, il tutto custodito all’interno di un borsello posto nel veicolo.
L’attività, poi, veniva proseguita presso il luogo di lavoro e l’abitazione del 40enne che consentiva di rinvenire un bilancino di precisione, grammi 1,5 di marijuana, tre involucri vuoti di cellophane trasparente che aveva contenuto verosimilmente sostanza stupefacente, nonché otto flaconi a base di testosterone.
Alla luce delle evidenze raccolte l’uomo veniva dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e tradotto, come disposto dal Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Benevento, al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, nonché deferito in stato di libertà per ricettazione non avendo l’interessato giustificato l’acquisto del testosterone da strutture che commerciano legalmente la sostanza ricompresa nelle classi dei prodotti dopanti.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura pre cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, adottato nella fase delle indagini preliminari e il destinatario dello stesso è allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.