Il solito Eziolino Capuano in conferenza. Il tecnico del Taranto non le manda a dire, rispondendo alle dichiarazioni di un tesserato del Benevento (Pinato ndr) e avvisando i giallorossi su quella che sarà la partita in programma domani allo “Iacovone“. Seduto di fianco al neo acquisto Simeri, l’allenatore della compagine ionica ha fatto il punto della situazione.
Sensazioni – Sono sempre positive, la squadra è stata disponibile come sempre in allenamento. Ci siamo allenati bene, veniamo da una sconfitta inopinata perché non meritavamo di perdere per quanto creato. Siamo stati sciocchi e quando lo sei è giusto che perdi. Abbiamo perso su un rimpallo e siamo andati quattro volte uno contro zero senza metterla dentro. E’ vero che avevamo tante assenze e tre giocatori hanno giocato dall’inizio nonostante fossero arrivati da poche ore, adesso abbiamo una settimana in più di lavoro e si sono potuti integrare nel gruppo. Giochiamo contro una squadra che non ha bisogno di presentazioni, ma siamo convinti di poter fare una buona gara. Ho ascoltato l’intervista di un giocatore importante del Benevento che dice “stiamo bene ma dobbiamo vincere a Taranto”, se vinceranno gli faremo l’applauso ma sicuramente non li aspetteremo col tappeto rosso. Siamo una buona squadra e meritiamo rispetto, siamo convinti di giocare contro una squadra molto forte ma la classifica dice che ci sono solo due punti di differenza. Sarà una partita difficile anche per loro. L’abbiamo preparata bene, sapendo il valore della squadra avversaria ma noi ce la giocheremo e ce la giocheremo anche alla grande.
Risultati – La verità nel calcio è la malattia del disquilibrio, l’ho detto sempre. Una delle componenti più facili nella vita è il disquilibrio calcistico. Ricordo l’anno scorso che si capitalizzava tantissimo e si subiva poco, oggi invece si vede più il risultato della prestazione perché il disquilibrio è totale. Nelle ultime due partite abbiamo subito un cross e un rimpallo, andando otto volte davanti alla porta e quando sbagli ci puoi fare poco. Sono molto incazzato perché si potevano fare sei punti con facilità e ne portiamo a casa uno. Abbiamo, però, creato sempre tanto, per questo siamo sereni, stiamo facendo un grandissimo campionato per merito dei ragazzi che sto allenamento. Oggi mi sono reso conto che dovevamo rinforzare il reparto avanzato e abbiamo preso un giocatore che ha bisogno di motivazioni perché si è un po’ addormentato, lui non sa quanto è forte ed è ancora giovane. Adesso i penso io a svegliarlo, perché un giocatore come lui che lo scorso anno va a giocare in una squadra non importante e fa sette gol in quattordici partite va svegliato e ha trovato pane per i suoi denti. Se non diventa quello che era lo sveglio io a calci nel culo. E’ una trattativa che nessuno ha preso, siamo stati bravi. Lo abbiamo preso stanotte, ha fatto dieci ore di macchina e domani lo avremo disponibile. So bene che dobbiamo completare ancora un reparto, ma noi non prendiamo i giocatori tanto per prenderli. Da luglio abbiamo dimostrato di aver allestito una squadra da oscar, sostituendo giocatori importanti che sono andati via. Non pensavamo di dover sostituire Romano, questa cosa ci ha messo in difficoltà perché ha deciso di lasciare Taranto di punto in bianco sfruttando una clausola, non me lo aspettavo e ci sono rimasto male, deluso. Conosco il mondo del calcio, ho valori diversi e uno che non è convinto è giusto che vada altrove. Giocare in questa squadra è il desiderio di tutti e il privilegio di pochi, quando metti lo scudetto del Taranto non è come andare a giocare al torneo aziendale. Prenderemo giocatori senza far rimpiangere chi è andato via.
Scelte – Abbiamo una squadra quadrata, sempre razionale. Nessuno ci ha fatto due gol, quando abbiamo perso lo abbiamo fatto sempre per un gol. Non abbiamo mai subito imbarcate nonostante tutte le problematiche che ci sono state. Il Benevento, anzi, è l’unica squadra che ci ha fatto due gol e abbiamo perso due a uno. Affrontiamo una squadra fortissima, tra chi andrà in campo e in panchina non so di quanti milioni parliamo. Complimenti al presidente, parliamo di una squadra che due anni fa faceva la serie A e con una proprietà fortissima. Noi abbiamo iniziato un progetto triennale e stiamo andando oltre ogni più rosea aspettativa. Se al Benevento vengono fatti tutti questi complimenti, a noi bisogna dire semplicemente “chapeau”. Nonostante le situazioni delle ultime due partite, in cui meritavamo molto di più, siamo solo a due punti dal Benevento. Se dovessimo batterli li supereremmo, vuol dire che il nostro è un lavoro mostruoso. Sappiamo benissimo che il girone di ritorno è un altro campionato, per restare nei play off e mantenere questa posizione ci sarà da combattere e lavorare come abbiamo sempre fatto. Siamo una squadra che ha caratteristiche importanti e non le andremo a snaturare ne contro il Benevento, ne contro il Monterosi. Sarei uno sciocco. Gli interpreti sono diversi e andranno fatte delle attenzioni diverse per quelli che sono i dettagli per fare un risultato importante contro una squadra forte.
Mercato – Non avrei dato via nessuno. Quando parlo posso essere simpatico o antipatico, ma sono depositario di verità. Antonini aveva l’ambizione di andare in serie B, non era più quello di prima e non era tranquillo. Voleva fortemente il Catanzaro e io ho fatto i complimenti al Catanzaro. Sembra che noi abbiamo smobilitato ma non è così, se un giocatore vuole andare via è giusto che vada, non bisogna trattenere nessuno. Ho provato a chiamare Antonini, gli ho chiesto di rimanere fino a fine campionato, avrebbe trovato dieci squadre che lo volevano anziché tre. Non ha ascoltato ed è andato via. Cianci ci ha chiesto di andare via, è venuto personalmente da me a dirmi che Catania poteva cambiargli la vita calcistica. Di Romano non si sapeva nulla, ha giocato l’ultima partita sapendo di andare via il giorno dopo, ma lo sapeva solo lui. E’ stato bravo il procuratore a sfruttare una clausola che noi, essendo dei signori, in maniera leggera gli abbiamo concesso. Siamo stati degli schiocchi, ma lui sicuramente non si è comportato bene. Ferrara ce lo hanno chiesto fino a stamattina ma non lo diamo, Orlando il Foggia ce lo ha chiesto trenta volte ma non si muove nessuno. Normale che siamo andati in difficoltà se il centrocampo non volevamo toccarlo e poi dei giocatori sono voluti andare via. Adesso dobbiamo fare delle scelte oculate, prende un calciatore con determinate caratteristiche perché il campionato non finisce adesso e speriamo di andare ai play off., cercando di fare il meglio e allungare il più a lungo possibile. Se baci questa maglia devi avere gli attributi per farlo, se la baci e ti comporti diversamente vuol dire che ci hai sputato sopra e questo non lo permetto a nessuno.
Benevento – Che il Benevento è forte lo sanno tutti, anche i bambini. E’ una grandissima squadra, però dire “andiamo a vincere”… io lo direi dopo, non si dice mai prima perché significa avere poco rispetto degli avversari. Se saranno più bravi gli batteremo le mani, vedremo, noi ce la giochiamo.
Nuovi – Miceli lo conoscevo, quando Antonini aveva il mal di pancia l’ho bloccato. Per me era il giocatore più affidabile tra quelli che ho allenato negli ultimi sette, otto anni. Miceli, oltre a essere un giocatore straordinario, è un ragazzo d’oro, una persona seria e affidabilissima. Dopo poche ore dal suo arrivo ha fatto una buona partita a Messina. De Marchi deve stare bene, non giocava da tanto tempo, è un giocatore forte nell’aggressione della profondità e mi piace perché ha le caratteristiche per la nostra tipologia di gioco. Se poi lo vogliamo giudicare per uno, due gol sbagliati allora facciamolo perché il calcio, come ho detto, è la malattia del disquilibrio. Valietti è un giocatore importantissimo, ha gamba, ha motore ed è andato a rimpinguare un settore dove c’era Mastromonaco. Penso che a Messina abbia fatto una prestazione importante. Poi abbiamo preso un giovane come Travaglini, piede sinistro, importante. Non andiamo a prendere i tromboni, ma giocatori che possano fare bene. Questo è il nostro modo di fare calcio, può piacere o meno. Poi si è preso Simeri, penso non abbia bisogno di presentazioni. Ha solo bisogno di svegliarsi, mi ricorda Tremolada che voleva smettere di giocare a calcio e invece gli ho allungato la carriera. E’ un giocatore forte, si addormenta ma può essere devastante e dipenderà da me. Se dovesse fallire sarebbe un brutto fallimento, ma sono convinto che farà bene. Era un mio obiettivo, l’operazione non era semplice da fare perché è di proprietà di un club di serie B. Adesso dobbiamo completare il centrocampo e lo faremo, penso che già stasera avremo in mano qualche giocatore importante.
Disponibili – Mastromonaco non recupera nella maniera più assoluta, ha preso una brutta botta in allenamento e ha avuto una lesione. Domani saremo pochi, bisognerà rimboccarsi le maniche. Non ho mai pensato agli assenti, l’ultima avevamo fuori il giocatore più forte di tutta la serie C che è Ferrara. Per me può giocare tranquillamente nel Verona. In una squadra di medio-bassa classifica di serie B Ferrara non ci gioca, lo sta dicendo Capuano che sui giocatori non sbaglia.
Sorpresa Simeri per il Taranto, il neo acquisto: “Daremo tutto col Benevento”