Conferenza stampa di presentazione per Eziolino Capuano. Il tecnico del Taranto ha parlato alla viglia dell’impegno di campionato contro il Benevento, in programma domani (ore 18:30) al “Ciro Vigorito“. L’allenatore della compagine ionica, che tornerà in campo dopo il rinvio della sfida con il Messina, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.
Rinvio – Ho sentito il mio amico Modica che si lamentava, come se noi non avessimo voluto giocare. Eravamo in un momento ottimo, dopo due buone prestazioni mentre adesso saremo costretti a fare tre trasferte di fila. Qualcuno, magari, dovrebbe conoscere le situazioni anziché parlare. La sosta ci ha fatto male sia per l’entusiasmo che c’era, sia, come detto, perché dovremo fare tre partite fuori casa. Mi sembra sia stata spostata anche la gara col Brindisi, ribadisco che noi volevamo giocare. In queste prossime gare faremo di necessità virtù. E’ utopia pensare che noi avremmo spinto per non giocare.
Campionato – Questo è un campionato nettamente superiore a quello dello scorso anno. Sono state nominate tante squadre, non ho sentito però nominare la Casertana che ha preso Calapai e che, come nomi, potrebbe fare la serie B. Non vedo nessuna squadra nettamente inferiore alle altre. Puoi vincere e perdere contro chiunque.
Benevento – Il Benevento ha calciatori che due anni fa giocavano in A. Mentre altri si nascondono, io sono abituato a dire quello che penso, credo che abbiamo una buona squadra che può giocarsela contro chiunque, anche contro un Benevento fortissimo. Abbiamo le qualità per giocare alla pari contro chiunque, senza fare voli pindarici perché abbiamo una squadra giovane e prospettica. I meno giovani sono classe ’93, non ci sono calciatori che arrivano a trenta anni e ci sono tutti giovani di proprietà. Quando tutti andranno in condizione, noi diventeremo una buona squadra. Conosciamo il valore del Benevento, giocheremo con umiltà e rispetto ma non saremo una vittima sacrificale. Loro avranno l’obbligo di tentare di vincere la partita, noi saremo più attenti ma non saremo passivi perché possiamo far male a chiunque.
Tattica – Non so cosa farà il Benevento, so solo che ha calciatori importanti e che può variare sistema di gioco. Andreoletti è giovane e preparato, farà molta strada. So invece quello che faremo noi, siamo una squadra camaleontica che può adottare diversi sistemi di gioco. Restano, però, solo numeri, dipende come occupi gli spazi, come ti proponi. Noi andremo a Benevento per fare la partita che abbiamo preparato, consapevoli di avere più soluzioni. Una squadra è forte quando è razionale, quando sa mantenere bene il campo e sa essere cinica. Il calcio è l’emblema del risultato, il resto è tutta aria fritta.
Giocatori – Bonetti è l’unico che non avremo a disposizione, abbiamo cercato di recuperarlo ma ha un problema che si porta dietro dallo scorso anno. Gli altri, tranne lo squalificato Ciani, sono tutti a disposizione. E’ normale che c’è chi sta meglio di altri, in campo manderò chi sarà al cento per cento.
Istituzioni – Mi è piaciuta la dichiarazione dell’assessore allo sport che ha detto che il Taranto deve giocare nella sua casa e farà di tutto per riuscirci. Gli do molto credito, anche se ancora non vedo lavorare. E’ impensabile dover giocare fuori la gara con il Cerignola. Noi siamo vittima di questo scempio che è accaduto.
Scelte – Abbiamo una qualità di uomini importanti davanti, quando staranno bene ci potremo divertire. Oggi non stanno bene e non metto in campo chi non è nel pieno della condizione perché il mio calcio è fatto di sacrificio. Mastromonaco non aveva mai fatto un’amichevole e il Picerno su quella zona ci ha fatto male. Non ci ha avvantaggiato neanche il sistema nuovo, perché noi partivamo dalle certezze. Abbiamo avuto più tempo per lavorare e correggere gli errori in vista della gara di Benevento. A sinistra abbiamo due giocatori importanti come Panico e Ferrara, dobbiamo vedere come sta il primo. Ferrara? Io non ho mai fatto passare un comportamento sbagliato, per rispetto del gruppo e della città. Non ha ucciso nessuno, ha chiesto scusa per il gesto grave fatto con la fascia a braccio, ma il perdono lo danno Padre Pio o il Padre Eterno. Io non lascio passare, gli allenatori che giustificano certe cose sono dei bambocci. Sicuramente non sarà più il capitano del Tarano.