Benevento – La partita con il Bari è alle porte e Fabio Cannavaro l’ha presentata nella consueta conferenza stampa della vigilia. Il tecnico giallorosso ha fatto il punto su infortuni, condizione e umore del gruppo a sua disposizione a poche ore dal match con i pugliesi in programma domani alle ore 14 al Ciro Vigorito. Le sue dichiarazioni:
Condizione – “In questo periodo la squadra sta crescendo sul piano della condizione. In questa settimana abbiamo avuto qualche problema con Capellini e Schiattarella ma dovrebbe essere tutto risolto”
Glik – “E’ rientrato, oggi si è allenato con noi e domani mattina decideremo. Il fatto che sia a disposizione comunque inizia a darci qualche sorriso. Non è capitano ma uno dei leader di questa squadra e la sua presenza è importante per il morale”
Cotti – “Il nuovo dottore ha scelto di lavorare con Silvano che ha un’esperienza importante. Ho avuto la fortuna di averlo sia come calciatore che come allenatore. Mi è piaciuto che sia stata una scelta del dottore, sarà a Roma e in questo periodo ci darà una mano da lì ma la collaborazione è importante”.
Comunicazione – “E’ la cosa più importante perché permette di ridurre gli errori. E’ fondamentale che si parli in un gruppo di lavoro”.
Bari – “Sarà una partita dura, sappiamo che anche in emergenza possiamo giocarcela come abbiamo fatto domenica scorsa contro il Pisa. Il Bari non ti permette di sbagliare soprattutto in difesa. Hanno degli attaccanti che possono castigarti in ogni momento. Ci siamo preparati bene in questa settimana, i ragazzi nell’ultima partita hanno dimostrato che quello che non può mai mancarci è la determinazione. Al di là di chi andrà in campo sarà fondamentale avere determinazione per tutti i novanta minuti””.
Aspettative – “Il Bari è una squadra che può far male in qualsiasi momento ma ha anche dei difetti. Abbiamo studiato tanto in questi giorni e conosciamo bene i nostri avversari. Quello che ho provato a trasmettere ai giocatori è che queste partite si possono vincere. Anche queste squadre concedono molto, dobbiamo essere bravi a interpretare le situazioni”.
Serie B – “Una cosa che non mi piace di questo campionato è che si gioca poco. Nei novanta minuti ce ne sono 35/40 effettivi. Inutile che alleniamo i giocatori per stare in campo novanta minuti ad alta intensità quando poi la palla è in gioco così poco. Il gioco è spezzettato, so che non è solo colpa degli arbitri perché i giocatori anche dovrebbero fare meno sceneggiate. Ma se non alziamo i minuti effettivi, il nostro calcio non cresce. L’aspetto positivo del ritorno in Italia invece è che ho ritrovato tanti amici e mi ha fatto piacere rivederli in altre vesti”
Acampora e Tello – “Acampora è quello più avanti nel programma di rientro, Tello ha avuto un infortunio più delicato e sarebbe bene andarci cauti. Il fatto di vederli qui che si allenano porta comunque un’aria nuova”.
Gestione – “Cerco di dare fiducia a tutti i giocatori perché il campionato è lungo e ci sarà bisogno di tutti. Farias? Ho visto un ragazzo che ha cercato di dare il massimo fino alla fine contro il Pisa. Si vede che quando prende palla dai suoi piedi può nascere sempre qualcosa”
Forte e La Gumina – “Stanno salendo di condizione, se vado a vedere i loro numeri sono numeri importanti. I gol arriveranno anche per loro, sono attaccanti e vivono per quello. Devono avere pazienza perché le cose miglioreranno”.
Intensità – “Dobbiamo essere intelligenti e capire i momenti, se vogliamo andare anche a cento all’ora dobbiamo gestire bene quei momenti lì. Servono attenzione e coesione nella fase difensiva come in quella offensiva. Sono molto contento di come stanno lavorando i giocatori. Il Bari gioca con intensità ma sono convinto che anche in queste condizioni possiamo giocarcela”.
Schiattarella – “Domenica scorsa non stava benissimo, aveva necessità di essere un po’ aiutato ma la condizione sta salendo. Domani mattina quando mi sveglio inizio a buttare giù un po’ di cose e vediamo le scelte che ne usciranno. Abbiamo in rosa giocatori che consentono di fare determinate scelte. Nel momento in cui riusciremo a riaverli avremo più vantaggi”.
Umore – “Quando c’è un cambio di allenatore all’interno del gruppo c’è la consapevolezza che si è sbagliato qualcosa, i ragazzi lo hanno accusato. A noi è mancata soprattutto la vittoria con la Ternana, quella sconfitta è stata dura da digerire. C’è da fare una vittoria perché i giocatori stanno facendo un sacrificio pazzesco e stanno moltiplicando le forze”.
Mondo Benevento – “Ci ho messo un po’ di tempo per capire cosa mi girava intorno. Ora ho la fotografia chiara di cos’è il mondo Benevento Calcio e sono molto più fiducioso rispetto a un mese fa. So che quando arriveranno tutti i giocatori infortunati potremo divertirci. Ora però c’è da soffrire e dobbiamo stringere i denti”
Mignani – “Farò gli onori di casa, mi fanno piacere le sue parole ma speriamo di giocarcela alla pari. Ha tutti i giocatori a disposizione, noi siamo un po’ in emergenza ma vogliamo fare una grande partita”
Staff – “C’è stato un cambio nell’assetto, l’importante è che quando ci sono questi cambi poi c’è una svolta anche comunicativa. Si è senza dubbio più esigenti”.
Infortuni – “La valutazione generale è complicata perché ogni infortunio è diverso. Un’idea me la sono fatta, ho fatto delle analisi ma a un certo punto ho messo un punto perché non potevo stare troppo tempo a pensare al passato. Non sono l’allenatore che punta il dito contro un singolo, credo che le vittorie e gli sbagli siano di tutti. L’importante è che ci si parli, sicuramente questo alto numero di infortuni è colpa di tutti, in alcuni casi anche dei giocatori”.
Attacco – “Domani mattina valuterò gli interpreti in base a tanti aspetti. Sono sempre portato a schierare tre punte per una questione di mentalità ma sceglierò all’ultimo momento. Credo che ci siano solo due scogli da superare, questa e la prossima partita, poi avremo più elementi a disposizione”.
Cina e situazione attuale – “Molti pensano che in Cina si badi solo all’aspetto economico e poco a quello calcistico. Io però ero in una società in cui avevo 12 giocatori convocati in Nazionale, un club equiparabile alle big europee. Quando alleni in quella situazione trovi meno difficoltà perché è più facile risolvere i problemi. La B cinese invece ha molte similitudini con questo campionato.
Emergenza – “Solo col lavoro si esce da queste situazioni e per me è uno stimolo importante. Se sono stato chiamato è perché la situazione non era facile. Anche se non vivo la città di Benevento, le orecchie a Benevento ci sono sempre grazie al mio staff. La categoria mi interessa relativamente. Oggi questa situazione è ancora più stimolante di quando ho firmato.”.
Viviani – “Capita nella carriera di un giocatore avere un po’ di paura. Stiamo lavorando con il nostro staff medico, lui aveva evidentemente delle carenze muscolari e non era impazzito. Anche per lui, come per Acampora, sono molto fiducioso”.
Karic – “Scherzando gli ho detto che correre va bene ma che gli manca sempre la finalizzazione. Anche lo scorso anno ha fatto gol, è uno che i gol li fa ma deve arrivarci”.
Energia positiva – “Quello che può fare un allenatore è arrivare col sorriso e trasmettere simpatia ai giocatori. Fortunatamente mi viene naturale farlo perché sono proprio così. Ci sono due squadre, lo dico sempre, una è quella visibile composta dai giocatori e una è invisibile composta dall’allenatore e dal suo staff”.