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Benevento – Dal Como al Pisa, la storia sembra ripetersi per il Benevento. Altra formazione partita con ambizioni di vertice e ritrovatasi invischiata nei bassifondi della classifica sulla strada della Strega. Altra compagine, quella toscana, che ha atteso la sosta del campionato per cambiare guida tecnica, dando il benservito a Maran per riaccogliere D’Angelo.

Gli aspetti in comune tra il match dei sanniti con i lariani e quello di sabato contro i toscani, però, si esauriscono qui, perché i nerazzurri sono stati capaci di trarre giovamento dall’avvicendamento in panchina. Da quando è tornato in sella, D’Angelo la formazione nerazzurra ha conquistato otto punti in quattro giornate, permettendo al Pisa di dare una sterzata al proprio campionato. In 360 minuti, Torregrossa e compagni hanno recuperato sei punti al Benevento, operando il sorpasso in classifica al termine dell’ultima giornata di Serie B.

Rispetto al Como, insomma, i giallorossi si ritroveranno davanti una compagine rinfrancata dopo gli ultimi risultati e tornata a guardare con ottimismo al futuro sotto la gestione del pescarese D’Angelo, originario di quell’Abruzzo dove il Benevento ha trovato ospitalità per cercare di ritemprarsi. Una cura per lo spirito, per cercare di pareggiare almeno il gap sotto l’aspetto mentale.

Altri segnali, infatti, non appaiono indurre all’ottimismo. Se D’Angelo punta a recuperare l’ex Barba per avere tutti a disposizione, eccezion fatta per il lungodegente Caracciolo, Cannavaro, di contro, continua a fare la conta degli assenti. Ai nove infortunati, con la speranza di recuperare almeno per la panchina Tello e Viviani, si sono aggiunti due casi Covid  che riducono ulteriormente il ventaglio delle scelte a disposizione dell’ex pallone d’oro. In verità solo un calciatore ‘infetto’ desta reali preoccupazioni in Cannavaro, poiché riguarda uno dei soli tre centrali difensivi che erano utilizzabili dall’ex Campione del Mondo, almeno sino a Como. L’altro infetto è un giovane calciatore fuori dai radar della squadra giallorossa ormai da anni. Per il match contro il Pisa è difficile, ma non impossibile, prevedere una negativizzazione del giallorosso ‘infetto’, se così fosse tornerebbero  tre i difensori a disposizione di Cannavaro. Altrimenti, salvo ulteriori defezioni, ne resterebbero solo due da poter schierare, evidentemente in una linea a quattro.  

Problemi d’abbondanza su sponda pisana, considerando anche il ritorno dalla squalifica di Marin che potrebbe spingere in panchina l’altro ex di giornata Ionita, scelte obbligate dall’altra, con la possibilità di accelerare il passaggio alla difesa a quattro da parte dello staff tecnico giallorosso. Situazioni che fotografano il momento di Benevento e Pisa e raccontano di come approcceranno le due squadre al confronto in programma sabato al “Ciro Vigorito“.

Soltanto cinque mesi fa si davano battaglia per la serie A, oggi si affronteranno per dare un senso diverso a una stagione cominciata male. La sensazione è che l’ago della bilancia, in questo momento, penda più dalla parte del Pisa, ma nel calcio non c’è mai nulla di scontato. Almeno è quello che si augura il Benevento.