Ultima trasferta del 2022 per il Benevento. Giallorossi di scena domani a Modena per cercare la terza vittoria consecutiva dopo i successi con Parma e Cittadella. La formazione di Fabio Cannavaro, però, è alle prese con una nuova emergenza e dovrà fare attenzione alla voglia di rivalsa dell’undici di Tesser, reduce dal pesante ko di Bari. A presentare la sfida in programma al “Braglia” è lo stesso tecnico giallorosso, intervenuto questa mattina in conferenza stampa.
Mihajlovic – Abbiamo perso un guerriero, una persona che ho avuto la fortuna di conoscere. Un ragazzo fantastico che emanava energia, un compagno di squadra ideale. L’ho apprezzato da compagno e da allenatore, mi piaceva la sua filosofia. E’ una grossa perdita per il calcio italiano, l’affetto che la gente sta dimostrando fa capire quello che era.
Paleari – E’ in ripresa, oggi si è allenato e dovrebbe stare bene. Valutiamo domani mattina, ancora non ho parlato col ragazzo ma dovrebbe essere tutto ok.
Crescita – Per quanto visto col Cittadella dobbiamo crescere ancora tanto, perché abbiamo portato a casa il risultato e capito il momento. Nelle difficoltà dobbiamo essere più veloci a trovare soluzioni. Non siamo stati dinamici, siamo stati statici col Cittadella e questo non mi è piaciuto. Era semplice uscire da quella pressione e in questo dobbiamo crescere. I risultati aiutano a lavorare meglio ma l’emergenza è continua, fuori ho giocatori che mi permetterebbero di fare scelte diverse.
Veseli – Si sta allenando con continuità, mi ha confermato che un’ora di gioco riesce a reggerla.
Rientri – Ciano ho deciso di portarlo in ritiro a Modena. La Gumina sta meglio, è tornato col gruppo ma non so quanti minuti ha nelle gambe e se varrà la pena rischiarlo. Leverbe, invece, è un passo indietro, spero di recuperarlo per il Perugia.
Scelte – I ragazzi riescono a leggere qualsiasi situazione e qualsiasi schema, possiamo giocare in diverse maniere. Dobbiamo cercare ad avere delle certezze, poi durante le partite si può anche cambiare. Nonostante le assenze dobbiamo mantenere un’identità. Le scelte vanno fatte, i ragazzi hanno iniziato a capire quello che vogliamo fare. L’importante è essere equilibrati, cercando di portare a casa una vittoria attraverso il gioco.
Modena – Sarà una partita difficile, il Modena è una squadra che incassa tanti gol ma ne fa molti. Dovremo essere lucidi e consapevoli che non sarà facile, l’attenzione dovrà essere altissima perché dobbiamo iniziare ad avere un rendimento costante. Quando la situazione non è facile si da sempre qualcosa in più, lo abbiamo provato sulla nostra pelle e sarà così anche per il Modena. In questo momento dobbiamo pensare diversamente, dobbiamo fare punti e non al fatto che il campionato è lungo e prima o poi arriveremo lassù. Questo è un discorso che non mi piace.
Farias – Abbiamo lavorato tanto per recuperarlo, ha grandi qualità e capacità di pulire le palle sporche.
Kubica – Ha caratteristiche importanti, è giovane e si può lavorare bene con lui. Può ricoprire più ruoli, davanti alla difesa, mezzala o trequartista, anche perché è molto bravo nell’area avversaria. Ancora non ha preso il ritmo del calcio italiano, dobbiamo velocizzarlo di pensiero e di gambe. Può giocare, come può giocare Improta. La partita dura novanta minuti, mi interessa la disponibilità che i ragazzi stanno dando.
Acampora – Ha le caratteristiche per fare il trequartista, la squadra, però, mi da la possibilità di cambiare. Al di la del sistema e di chi va in campo, è la testa a fare la differenza. In questo campionato è difficile trovare una squadra che abbia un rendimento costante, dobbiamo trovare questa continuità di prestazione e risultati.
Umore – E’ importante, non dobbiamo essere superficiali perché io guardo dietro. Serve la massima concentrazione, umiltà, saper soffrire e avere un concetto di gioco.
Simy – Non gioca da tanto tempo, si allena molto bene e mi piace molto perché è un leader silenzioso. Va gestito, non vogliamo commettere l’errore di metterlo in campo e perderlo per infortunio. I ritmi di una partita sono alti e quando non sei allenato rischi.
Forte – Ha fatto gol col Parma, ci è rimasto male all’inizio per il rigore sbagliato col Cittadella perché ci teneva a segnare davanti ai nostri tifosi. Vedendo il rigore, però, va detto che il portiere ha fatto una grande parata e Forte dopo mi ha detto che Kastrati gli aveva già parato un rigore in passato. Gli ho risposto che avrebbe dovuto dirlo prima così cambiavamo rigorista.
Capellini – Gli piace ascoltare, vuole crescere. Sta facendo potenziamento muscolare perché è importante nel calcio. Lui, come tutti, ha sempre risposto presente. Vedo cambiati molti ragazzi, il lavoro aiuta a crescere ma poi dipende dalla voglia del singolo.
Attacco – Dobbiamo essere più bravi nella scelta, nell’ultimo passaggio, dobbiamo essere più cattivi negli ultimi venti metri. Ci manca sempre quel centimetro che dobbiamo trovare, in allenamento ci stiamo lavorando. Le colpe non sono di chi c’era prima, era un errore di concetto e adesso la differenza si vede. Da quando ci sono il gol lo abbiamo sempre trovato, ne manca qualcuno in più per vivere una partita in maniera più serena.
Vigorito – Quando viene fa piacere, è una persona che quando ci parli puoi sempre imparare tanto. Preferisco che viene al campo, vede cosa facciamo e si rende conto del lavoro che svolgiamo quotidianamente. E’ importante anche per i giocatori perché alza un po’ l’attenzione.
Masciangelo – Durante una stagione c’è bisogno di tutti, è un ragazzo serio che lavora tanto. Prima avevamo un sistema diverso dove vedevo più adatto Foulon, ora vedo più adatto lui. Non è detto che giochi Masciangelo, quello che decide è sempre l’allenamento, per me sono tutti uguali i giocatori e non vado a simpatia. E’ difficile che chi si allena al massimo non trovi spazio per me.
Bilancio – Se mi guardo indietro vedo tanti punti persi per ingenuità. Ci sono due partite in un periodo particolare, non mi fido e l’ho detto ai miei ragazzi di aspettare a fare i regali. Non bisogna fare calcoli, già domani ci aspettata una bella partita, in uno stadio suggestivo e contro una squadra che lascia giocare ma che è in grado di fare male al primo errore.
Sosta – Faremo un ritiro che non sarà punitivo, servirà per lavorare su determinate cose. In un mese e mezzo abbiamo fatto solo gestione considerando gli infortuni. Abbiamo lavorato su tutto in questo periodo, ma con percentuali basse.