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I vini della Campania nuovamente grandi “attori” al Vinitaly, nella 57/a edizione che ha aperto i battenti stamane in Fiera a Verona per chiudere mercoledì 9 aprile. I padiglioni sono stati presi d’assalto già dalle prime ore della mattinata, con un afflusso costante. Con 111 aziende su una superficie di 3 mila metri quadrati, grande protagonista nel padiglione della Campania è la collettiva guidata dalla Camera di Commercio Irpinia Sannio e dai due Consorzi di tutela dei vini d’Irpinia.

Il distretto enologico irpino-sannita produce in media 35 milioni di bottiglie l’anno per un controvalore complessivo alla produzione, rilevato dalla Regione Campania, di 120 milioni di euro, oltre i 2/3 del totale regionale. Circa 300 imprese verticali che vinificano e imbottigliano prodotti a marchio, una superficie vitata che con quasi 17 mila ettari rappresenta i due terzi del vigneto Campania e un valore dell’export di vino di quasi 30 milioni di euro nel 2024, il 7% in più rispetto all’anno precedente, per una quota sul totale delle spedizioni regionali che sale al 68%.

“L’obiettivo è rafforzare il business dei vini irpini e sanniti – dichiara Girolamo Pettrone, commissario straordinario della Camera di Commercio Irpinia e Sannio – che hanno fatto della sostenibilità, della biodiversità e della tradizione enologica dei solidi pilastri della propria produzione e che hanno enormi potenzialità anche in termini di enoturismo”. Caratterizzato da Indicazioni geografiche sempre più apprezzate in Italia e all’estero, simbolo della biodiversità del territorio campano, l’Irpinia e Sannio è fra le aree più dinamiche a livello nazionale per innovazione, trascinato anche da una solida presenza di donne imprenditrici alla guida delle aziende agricole, che contribuiscono ad una trasformazione verso l’ammodernamento dei vigneti.