“Noi, come i primi cittadini, siamo spesso l’unico presidio dello Stato sul territorio”. Lo ha detto oggi il Comandante provinciale dei Carabinieri, Enrico Calandro, presentando il Calendario 2024 dell’Arma, alla sua 91esima edizione, così come avviene in tutte le Stazioni o le Caserme d’Italia.
Il tradizionale appuntamento, che segna l’avvicinarsi della fine dell’anno, ha ancora una volta celebrato un prodotto editoriale di pregevole fattura che viene stampato in 1,2 milioni di copie e che raggiunge oltre che gli Uffici pubblici, tantissime case di italiani che anche in questo modo testimoniano l’affetto nutrito per i Carabinieri. Del resto, tali militari, come ha sottolineato il Colonnello Calandro, per tantissime realtà locali, non costituiscono soltanto un presidio di legalità, ma anche figure familiari, presenze amichevoli e rassicuranti, parti imprescindibili del paesaggio e dell’ambiente. Nei piccoli centri in particolare montani, i Carabinieri sono spesso l’unica presenza di un servizio pubblico con le loro Stazioni territoriali. Questa funzione, che il Calendario nello stesso tempo testimonia ed esalta, è una componente essenziale per la tenuta stessa della collettività.
L’Arma ha una spiccata vocazione alla presenza nelle aree rurali e questo compito rende saldo il rapporto con i cittadini. “Vogliamo sottolineare la vicinanza ai cittadini con la presenza di oltre 4000 stazioni in tutto il territorio nazionale anche nei comuni più isolati”. Poi ha aggiunto: “La nostra provincia è spesso caratterizzata da comuni isolati di piccole dimensioni. la presenza dell’Arma è fondamentale”.
Il calendario realizzato dallo studio di design Pininfarina con il contributo dell’editorialista Massimo Gramellini per la creazione dei testi, è dedicato al tema “I Carabinieri e le Comunità” e in particolare alla figura del carabiniere come punto di riferimento della collettività. Una presenza costante accanto alla cittadinanza, da momenti storici per il nostro Paese – come il referendum tra Monarchia e Repubblica nel 1946 – a quelli della vita quotidiana – come la recente alluvione in Romagna. La vicinanza, la capacità di contatto e di ascolto. Queste le caratteristiche che le immagini del calendario accompagnano attraverso le 12 immagini del Calendario 2024. Le 12 storie sono unite dalla capacità di ascolto e di vicinanza dell’Arma, “filo conduttore” che attraversa l’intera narrazione del calendario: una banda rossa creata dalla matita di Pininfarina che parte dalla Fiamma – emblema dell’Arma dei Carabinieri – e avvolge l’intera opera attraverso uno dei segni distintivi più significativi e storici dell’uniforme dell’Arma, che caratterizza i pantaloni del Carabiniere. Nell’occasione, è stata presentato anche il Calendario da tavolo, dedicato anche quest’anno al tema “i Carabinieri nei Borghi più Belli d’Italia”. Il Comandante Calandro ha voluto stilare anche un piccolo bilancio in termini di sicurezza: “Si conferma come una delle provincie più sicure in Italia. Non dobbiamo adagiarci. Interveniamo in termini preventivi che repressivi. Contiamo di tenere dati molto validi per tenere un territorio abbastanza sano e tranquillo”.