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Montesarchio (Bn) – Si terrà domani alle 16 nell’aula consiliare del comune di Montesarchio un incontro promosso dall’associazione “I borghi più belli d’Italia”, volto a promuovere e creare un’unione dei borghi più belli, in particolare di quelli campani.  Iniziativa che trova Montesarchio in prima fila nell’organizzazione, con il sindaco Damiano e l’assessore alle Attività Produttive Annalisa Clemente tra i promotori e subito entusisasti di ospitare l’evento,  e che ha trovato particolarmente favorevoli sindaci e amministratori dei comuni campani inseriti nel circuito dei borghi più belli d’Italia. 
A presentare l’iniziativa il presidente dell’associazione Fiorello Primi, che crede fortemente in una rete dei comuni, visto che questo tipo di esperienza ha già dato ottimi risultati in altre realtà, al nord in particolare. Sarà presente anche il vicepresidente Pier Achille Lanfranchi. 
Lo scopo dunque  è quello di creare una rete dei Borghi campani per coordinare una attività di promozione turistica del territorio regionale, e per avere tutti insieme uno stretto rapporto con l’ Ente Regione Campania, in virtù del riconosciuto ruolo di ispiratori di turismo sostenibile e di traino per l’incremento del turismo sull’intero territorio regionale. Tale riconoscimento, soprattutto giuridico, vista la necessità di elaborare uno Statuto simile a quello nazionale dei  Borghi, permetterà ai Comuni aderenti di avere più facilmente accesso ai fondi regionali ed europei.
Saranno presenti ovviamente il sindaco Franco Damiano e l’assessore alle Attività Produttive, Annalisa Clemente, che nel merito dichiarano: “E’ un incontro che abbiamo voluto fortemente: creare un’associazione regionale vuol dire poter portare con maggior forza le istanze di comuni spesso piccoli presso le istituzioni, in Regione in particolare, per tutelare e valorizzare l’enorme patrimonio che rappresentano i nostri borghi. Con una sola voce dunque, più forte, sarà possibile anche proporre Montesarchio e gli altri splendidi borghi campani non solo come alternativa alle mete turistiche tradizionali, ma anche come un di più rispetto alla già validissima offerta delle aree costiere”.