Mancano poche ore alla tanto attesa notte degli Oscar e cresce la curiosità di sapere se ‘Io Capitano’ vincerà nella categoria Migliore film Internazionale.
Nel capolavoro di Matteo Garrone c’è anche un po’ di Sannio: la talentuosa Barbara Bizzarro, infatti, ha contribuito alla realizzazione del lungometraggio nel ruolo di pittrice di scena. Oltre alla candidatura, il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti prestigiosi come il Leone d’Argento per la miglior regia al Festival di Venezia e il Premio Marcello Mastroianni all’attore emergente Seydou Sarr.
Barbara, nata e cresciuta a Benevento e ora residente a L’Aquila, ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo collaborando con programmi televisivi come il Grande Fratello e il Dopofestival di Sanremo. “Ho sempre avuto la passione per l’arte. Ho frequentato il Liceo Artistico e poi l’Accademia delle Belle Arti e fin da piccola realizzavo dei lavoretti. Ho collaborato con la moglie del maestro Paladino per la realizzazione di una sua linea di design e poi nel corso degli anni a Benevento ho realizzato diverse mostre e scenografie teatrali”.
Poi la painter beneventana si è dedicata prevalentemente al restauro e alla decorazione di interni: “Negli anni del Giubileo ho lavorato per il Vaticano come restauratrice e nel frattempo avevo aperto uno studio di ristrutturazione a Benevento. Poi ho iniziato a realizzare diversi lavori per la televisione, fino ad approdare al cinema nel 2018”.
La sua passione per il cinema l’ha portata a collaborare a progetti come ‘L’Immortale’, ‘Ti mangio il cuore’ e ‘Io Capitano’: “Per conoscere meglio il mondo del cinema ho fatto in passato anche la comparsa.
Quando mi ha chiamato lo scenografo Dimitri Capuani (vincitore di tre David di Donatello, ndr) ho accettato subito – ha spiegato -. Appena mi hanno fornito la sceneggiatura, in base all’epoca storica e alle location ho iniziato a studiare l’ambientazione, i materiali da utilizzare, i colori… e poi siamo partiti per la preparazione. Ovviamente ho lavorato anche durante i mesi di riprese per eventuali cambiamenti e modifiche.
Da considerare che in Africa c’è una cultura completamente diversa dalla nostra e quindi ho dovuto fronteggiare con creatività situazioni mai verificatesi”.
Barbara ha raccontato con grande entusiasmo e passione l’esperienza vissuta durante la realizzazione della scenografia. Ha sottolineato le difficoltà incontrate nel trovare i materiali giusti e nell’operare in contesti così diversi come la Medina a Dakar e il deserto del Sahara in Marocco. “In ‘Io Capitano’ la scenografia è molto trasparente ed è stato molto duro realizzarla perché eravamo in mezzo al nulla, soprattutto quando siamo stati nel deserto era come se il tempo si fosse fermato. Proprio lì abbiamo realizzato delle costruzioni fittizie e spesso utilizzavamo la sabbia, anche per colorare e per le varie tecniche di invecchiamento, ossidazioni e segni del tempo… Siamo partiti da Dakar, abbiamo lavorato nella Medina, un luogo poverissimo. Abbiamo realizzato lì le prime scene, quindi il villaggio dei due attori principali, una sorta di baraccopoli”.
La pittrice di scena ha raccontato come sia stato emozionante lavorare a stretto contatto con le persone del posto, condividendo momenti di gioia e di soddisfazione, nonostante le difficoltà: “Ho conosciuto persone che non hanno niente ma sono sempre felici, si accontentano veramente di pochissimo. Erano felicissimi anche soltanto di vederci… gli davamo le monetine, l’acqua. Io portavo le caramelle ai bimbi, i colori. E ogni giorno venivano a trovarmi in tantissimi ed erano sempre con me mentre lavoravo”.
Barbara ha evidenziato l’importanza della storia raccontata nel film, che parla di immigrazione e di vite segnate da grandi sacrifici. Infine, ha parlato della candidatura agli Oscar come un traguardo importante, ma ha sottolineato che la vera vittoria è già stata ottenuta con la possibilità di far conoscere queste storie al grande pubblico. “Sono molto entusiasta di questo progetto, un lavoro duro e complesso ma allo stesso tempo emozionante ed entusiasmante. È stata davvero una avventura assurda, la più bella della mia vita”.
E mentre la tensione e l’emozione crescono nell’attesa di scoprire se ‘Io Capitano’ porterà a casa l’ambita statuetta dorata, per Barbara Bizzarro e tutta la troupe che ha contribuito a questo straordinario film, l’occasione rappresenta non solo un momento di riconoscimento collettivo, ma anche un’opportunità per celebrare il duro lavoro e la passione che hanno investito in questa produzione. “Per stasera incrociamo le dita… chissà. Speriamo – ha concluso – sarebbe un sogno”.