“Un’eredità di memoria, di documentazione e di tradizione”. L’assessore comunale alla Cultura Antonella Tartaglia Polcini ha voluto sottolineare con questo commento la bontà della scelta della Giunta di Clemente Mastella di intitolazione della Biblioteca comunale di Palazzo Paolo V a Giuseppina Luongo Bartolini, donna di cultura, preside, cattolica militante, amministratrice pubblica.
Presente alla Cerimonia il sindaco Clemente Mastella, il consigliere comunale con delega all’Istruzione, Marcello Palladino, e i familiari della Bartolini che hanno voluto per l’occasione donare alla Biblioteca alcune sue opere letterarie. La dirigente scolastica Luongo Bartolini, irpina di nascita ma sannita di adozione, scomparsa nell’agosto 2023 a 97 anni, è stata infatti una figura poliedrica – poetessa ed intellettuale – che ha identificato a pieno l’impegno civile tale da rendere pregnanti e duraturi, attraverso la memoria lasciata nella sua vita e nelle sue opere, i principi di partecipazione, solidarietà, condivisione che sorreggono il ruolo pubblico di un’istituzione culturale.
Mastella, prendendo la parola, ha sottolineato che l’Istituzione comunale aveva il dovere di ricordare una personalità cosi eminente: “Ho apprezzato molto che ci fosse anche questa donazione per questa forma di partecipazione importante e rendere sempre prestigiosa questa biblioteca. Anche io donerò dei volumi”.
L’assessore Tartaglia Polcini ha quindi voluto ricordare in particolare la figura di Giuseppina: “Era una donna straordinaria del nostro territorio, ha vissuto a Benevento e ha dedicato al Sannio suo talento molteplice e versatile. E’ stata una donna di cultura, un personaggio istituzionale che ha caratterizzato il 900. Ma soprattutto una donna impegnata con amore e passione per ricostruire in maniera attenta la storia della nostra città anche andando a ricercare aspetti meno esplorati”.
Per la Tartaglia Polcini l’intitolazione della Biblioteca è anche un messaggio rivolto a coloro i quali hanno a cuore la cultura del territorio e dell’identità locale: “Un modello per chi voglia proseguire per la crescita identitaria del territorio. E’ un messaggio di continuità come centro d’attrazione come polo bibliotecario unitamente alla Biblioteca provinciale, quella dell’Università quella del Conservatorio quella della Curia. Un reticolato come luoghi simbolici e collegati collegati alla cultura” L’attore Maurizio Tomaciello ha letto alcune pagine dai suoi testi e versi poetici.