Che il Sannio sia diventata terra attenzionata da chi decide le sorti del paese è un dato importante e di fatto, questo è incontrovertibile. E il più deriva sicuramente dall’avere dei rappresentati del territorio al Governo, questa è una vittoria per il Sannio. Un senatore, Matera e un onorevole, Rubano: insomma la rappresentanza c’è.
L’attivismo è importante, sia che si tratti di sanità, infrastrutture, fondi e investimenti o altri tipi di esigenze. Situazioni che vengono accolte sempre con favore perchè rappresentano degli impegni con la gente. Questo però non può bastare perchè, poi, la promessa deve tradursi in azione e rendere fattivo l’incontro e su questo aspetto, va detto, non tutto fila liscio.
L’album fotografico dei Ministri che di volta in volta sono arrivati nel Sannio si è riempita e bisogna dire che il sindaco di Puglianello è il comune denominatore, le foto di continui sopralluoghi in ogni zona della città e della provincia per fare il punto della situazione sono all’ordine del giorno. Salti dal carcere al Tribunale, passando per gli incontri con le Forze dell’Ordine o con rappresentati istituzionali, annunci ‘urbi et orbi’ di presa in carico di ospedali e strade. Insomma un’attenzione a 360° che è encomiabile da parte dell’onorevole forzista certo, ma che, a conti fatti, finora si è tradotta in poche azioni o, se ci sono state, abbastanza marginali e poco risolutive del problema.
La Telesina è attenzionata, ma continua a essere cantiere, aumentano gli autovelox e viene rattoppata a tratti, ma è sotto l’attenzione del Governo. La sanità resta un punto dolente. L’ospedale di Sant’Agata è ‘la vittoria di Pirro’, la situazione resta ancora delicata nonostante l’interessamento di tanti e l’attenzione del Governo.
I fondi? Arrivano, arriveranno ma resta l’attenzione del Governo. Insomma tanta teoria, pratica poca se non nella parte istituzionale, in quel caso l’attivismo è fin troppo visibile. Dove si era, li si è anche se non tutto è da buttare, questo va detto per onestà, un riflettore sul territorio è sempre importante, avere dei rappresentanti è una garanzia, almeno di ascolto. E l’agenda si è fatta più fitta con l’arrivo del Ministro Piantedosi per il 75° anniversario dell’Autonomia del comune di Puglianello. Un evento commemorativo importante per la comunità non c’è dubbio, ma coinvolgere un ministro per una cosa del genere, onestamente, sembra tanta rappresentanza, fumo senza avere il sentore dell’arrosto.
E infatti tante volte è emersa la storia della prossima settimana sarà interrogato il ministro di turno. Tante interrogazioni che neanche nel corso dell’anno scolastico si affrontano.
Si parla spesso dei tagli del nastro mastelliani, tanto criticati, spesso anche esagerati e, in alcuni casi, anche evitabile. Ma un taglio di nastro è il simbolo di qualcosa che è stato evidentemente fatto prima, è solo la parte finale.
Allo stato attuale siamo ben lontani dal capire anche forma e colore del nastro, di forbici per il taglio neanche a parlarne. E’ quasi diventata una battaglia a chi riesce a portare il Ministro in città. Resta la magra consolazione: sappiamo che c’è l’attenzione del Governo. Per le azioni, aspettiamo il prossimo appuntamento, consapevoli che l’album fotografico ha ancora spazio da riempire, che il fumo è tanto ma per addentare l’arrosto e capire che sapore ha c’è ancora tempo.