Sono decisioni molto pesanti quelle assunte dal Giudice Sportivo nei confronti del Benevento 5 e dei suoi dirigenti. I fatti (LEGGI QUI) risalirebbero a domenica scorsa subito dopo la fine del match di serie A disputato al “PalaTedeschi” contro l’Italservice C5 Pesaro, chiuso sul 4-4.
Il sodalizio giallorosso è stato sanzionato con una ammenda di 5.000 euro e con l’obbligo di disputare le gare a porte chiuse fino al 30 novembre 2025 “perché – si legge nel comunicato ufficiale della Divisione Calcio a 5 – nel corso del secondo tempo propri sostenitori rivolgevano frasi offensive e minacciose nei confronti degli occupanti la panchina avversaria. Perché a fine gara mentre le squadre avevano appena completato il saluto fair play, il Presidente ed il Vice Presidente della Società, sigg. Di Fede Pellegrino e Collarile Antonio, si ponevano alla testa di un gruppo di 20 propri sostenitori e, dopo aver fatto indebito ingresso sul terreno di gioco, aggredivano alcuni tesserati della società avversaria ed in particolare infierivano sull’allenatore della squadra avversaria che veniva colpito ripetutamente con schiaffi, pugni e calci sia alla testa che al corpo causandogli dolore e conseguenze fisiche quale un ematoma alla fronte.
A tale aggressione prendeva parte attiva anche il dirigente accompagnatore in distinta sig. Passariello Salvatore nonché il responsabile del servizio d’ordine predisposto dalla Società. L’allenatore in questione riusciva a sfuggire all’aggressione subita, che aveva assunto le caratteristiche di una vera e propria caccia all’uomo, solo grazie al tempestivo e determinante intervento dei due Commissari di Campo che per salvaguardarne l’incolumità fisica erano costretti a rinchiuderlo all’ interno dello spogliatoio arbitrale non senza aver prima subito a loro volta alcuni spintoni e pugni alle spalle da parte dei predetti facinorosi, che provocavano ad entrambi lieve dolore. A questo punto i predetti facinorosi si dirigevano presso lo spogliatoio riservato alla squadra avversaria ed iniziavano ad aggredire con le medesime modalità anche i giocatori e l’allenatore in seconda della squadra avversaria provocandogli conseguenze fisiche quali escoriazioni al volto ed un bernoccolo sulla fronte. Tali comportamenti cessavano definitivamente dopo qualche minuto solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine che giunte presso l’impianto, unitamente ad un’autoambulanza, ristabilivano l’ordine e consentivano alla società ospitata di fare rientro in tarda serata in condizioni di sicurezza”.
Ulteriori provvedimenti hanno riguardato anche il dirigente Antonio Collarile, inibito fino al 30/04/2026 “perché – come scritto nella decisione del Giudice Sportivo – non inserito in distinta ma riconosciuto personalmente dal direttore di gara, al termine della gara faceva indebito ingresso sul terreno di gioco e prendeva parte attiva insieme a sostenitori della propria società ad una aggressione in danno dei tesserati avversari colpendoli con calci e pugni. Lo stesso, inoltre, cercava di aggredire fisicamente anche l’arbitro n.2 senza riuscirvi in quanto prontamente bloccato dall’intervento di alcuni dirigenti”.
Provvedimento analogo, anche se con una sanzione più lieve è stato preso anche nei confronti del presidente Pellegrino Di Fede inibito fino al 31/12/2025 “perché – si legge nel comunicato – non inserito in distinto ma riconosciuto personalmente dal direttore di gara, al termine della gara faceva indebito ingresso sul terreno di gioco e prendeva parte attiva insieme a sostenitori della propria società ad una aggressione in danno dei tesserati avversari colpendoli con calci e pugni”.
Inibito sempre fino al 31/12/2025 anche per il dirigente Salvatore Passariello “perché al termine della gara prendeva parte attiva insieme a sostenitori della propria società ad una aggressione in danno dei tesserati avversari colpendoli con calci e pugni”.