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Alla terza partita in appena otto giorni, tanti giallorossi hanno chiuso la gara con la spia sulla riserva, ma contava vincere per allungare in vetta e il Benevento lo ha fatto essendo capace di tirare fuori le unghie nel finale. Sugli scudi Mario Perlingieri, autore della doppietta decisiva. Da rivedere Capellini, in ritardo in occasione del vantaggio della Turris. Positivo l’ingresso di Simonetti.

NUNZIANTE 6,5 – Legge male un paio di situazioni sulle palle inattive ma in entrambi i casi la fortuna lo aiuta. Mette il suo sigillo sulla vittoria sulla conclusione di Ekuban e soprattutto sul colpo di testa da distanza ravvicinata di Nocerino nel finale. Prezioso. 

OUKHADDA 6 – Cala alla distanza e non riesce più a proporsi, complice una fiosiologica stanchezza essendo alla terza gara in otto giorni. Qualcosa questa volta non funziona al meglio in termini di intesa con Lamesta con i due che spesso si pestano i piedi non trovando i tempi giusti per impensierire la difesa della Turris. 

BERRA 6 – Lotta come un gladiatore fino al 97′. La stanchezza c’è e si vede, ma il suo apporto è decisivo per rispedire più indietro la Turris soprattutto nei minuti finali.

CAPELLINI 5 – Ha colpe sul vantaggio degli ospiti quando chiude in ritardo su Nocerino. Fa a sportellate con Ekuban e dal duello esce spesso sconfitto. Da rivedere anche in fase di impostazione.  

FERRARA 6 – Pennella un assist al bacio per la testa di Perlingieri contribuendo a rimettere in sesto una gara che si era complicata per la Strega, in svantaggio dopo pochi minuti. Paga qualcosa in difesa sbagliando qualche appoggio di troppo, ma nel complesso il suo bilancio della serata è senza dubbio positivo  (dal 93′ VISCARDI SV).  

TALIA 6,5 – Si fanno sentire le tre gare in otto giorni anche per lui, ma nonostante la serata non brillante si danna l’anima per rincorrere una Turris mai doma. Sfiora il gol di testa da calcio d’angolo. Grida vendetta il pallone non servito da Manconi in pieno recupero tutto solo all’altezza del dischetto del calcio di rigore. 

PRISCO 6 – Dai suoi piedi, complice la grande intensità dei corallini in mezzo al campo, passano meno palloni del solito. Cala nella ripresa quando le energie vengono un pò meno e sbaglia qualche apertura di troppo. 

LAMESTA 5,5 – Non una delle sue migliori prove perchè mister Conte gli piazza una marcatura praticamente a uomo che ne limita in maniera importante il raggio d’azione. Nasce da una sua iniziativa, però, il 2-1 di Perlingieri ma è l’unico spunto di una serata non ai suoi soliti (enormi) livelli (dal 72′ SIMONETTI 6 – Auteri lo getta nella mischia per dare ritmo alla squadra e contenere la vivacità della Turris: missione compiuta perchè sulla corsia mancina dal suo ingresso i corallini non trovano praticamente più spazio).

ACAMPORA 5,5 – Fallisce un paio di buone opportunità spedendo alle stelle il pallone, cosa del tutto inusuale per il suo sinistro nella maggior parte dei casi letale. Nel finale arriva forse troppo stanco al momento di battere a rete dopo un duetto da applausi con Perlingieri (dal 72′ BORELLO 5 – Entra e non lascia il segno: anzi, gestisce male un paio di palloni che avrebbero meritato una miglior sorte. Occasione sprecata). 

MANCONI 6,5 – Auteri lo piazza largo a sinistra e questo gli impedisce di essere più vicino alla porta. Fa tremare l’incrocio nella ripresa con un bolide dal limite dell’area. Egoista quando non serve a Talia un pallone solo da spingere in rete. In ogni caso, svolge un lavoro prezioso e decisivo per mantenere l’equilibrio della squadra. 

PERLINGIERI 8,5 – La sua gara è come un film di Fellini da “8 e mezzo”. Segna con uno stacco imperioso alla Aldo Serena, poi nella ripresa prende la mira e mette in fondo al sacco la seconda doppietta di questa stagione raggiungendo quota cinque reti in campionato. Taglia e cuce il gioco facendo da punto d’unione tra il centrocampo e l’attacco (dall’85’ TOSCA SV).

AUTERI 6,5 – Fa accomodare in panchina Simonetti per giocarsi la carta Acampora dal primo minuto e la scelta non si rivela del tutto quella giusta perchè alla squadra manca il dinamismo dell’ex Ancona. Contro la Turris il suo Benevento, all’occorrenza riesce a togliere l’abito buono indossando i panni per la lotta, soprattutto nel finale quando i giallorossi tirano fuori le unghie respingendo gli ultimi assalti della compagine corallina. Il +4 sul Cerignola regala maggiore tranquillità in vista di un ciclo terribile che attende la Strega. Attinge in ritardo e non del tutto dalla panchina in una serata dove in tanti, complici i tre impegni in otto giorni, hanno chiuso in grande affanno.