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Benevento – Il Benevento perde al Ciro Vigorito contro il Sudtirol e resta nei bassifondi della classifica. Le pagelle dei giallorossi: 

Paleari 5,5: Difficile attribuirgli responsabilità sui gol, evita il peggio con un paio di uscite chirurgiche. 

Letizia 5: Un tempo a sinistra e uno a destra, ma come nella famosa formula aritmetica il risultato non cambia. Corre a vuoto, mancano precisione e distanze.

Tosca 5: Si sapeva che sarebbe stata dura, ma il feeling con Pastina non decolla praticamente mai. Anzi, la coppia naufraga. (35’st Agnello s.v.: firma il debutto a risultato già compromesso)

Pastina 4: Firma il suicidio con un’incomprensibile uscita a vuoto a centrocampo che porta al 2-0 ospite. Non che prima di quell’harakiri avesse giocato meglio…

Foulon 4: La prestazione non toccherebbe neppure il 4 ma ha l’attenuante di un ruolo inedito. Gioca su una fascia a cui è allergico, si perde il taglio di Belardinelli e i suoi controlli di destro sono inguardabili. (1’st Carfora 7: Una ventata d’aria fresca non basta ad eludere l’afa, ma genera un brivido piacevole. L’unico che salta l’uomo, l’unico che ci prova. In assoluto: l’unico ‘top’ di serata, per giunta da debuttante)

Tello 4,5: Dovrebbe dare qualità aa centrocampo, ma è un fantasma. Impalpabile, inconsistente e timido. Deve ritrovarsi.  

Karic 5: Se avesse in qualità l’1% della sua esplosività sarebbe un giocatore di media serie B. In serate come queste, in cui randella il pallone come farebbe con il suo peggior nemico, sembra più un figurante. 

Schiattarella 5: Recupera in extremis, gioca per necessità ma non riesce a dare il giusto contributo. Affonda con tutta la squadra. (35’st Agnello

Jureskin 4: Inizia da rifinitore dando l’idea di un bug di formazione tipico dei videogame, chiude da terzino sinistro. La notizia (terribile) è che fa peggio nel suo ruolo naturale. 

Koutsoupias 4,5: Dai suoi piedi non nasce nulla di interessante, dalla trasferta di Venezia si attendono segnali dal suo talento. Sono trascorsi oltre sei mesi, ancora nulla. (17’st Acampora 4,5: Entra male, sbaglia un rigore in movimento, non dà la scossa. Deludente) 

Simy 4: Troppo solo ma anche troppo lento. Gli avversari se lo mangiano, esce per sfinimento, non solo suo. (17’st La Gumina 4: Gli capita un pallone sulla testa per bontà divina e lo sbaglia. Poi si produce in una serie di stop a inseguire. Di questo passo è davvero dura)

All. Stellone 4: L’emergenza è già una brutta bestia, ma lui la sfida ulteriormente e sperimenta un undici incomprensibile. Troppi cambi, troppa confusione. Si sa come vanno le cose, se l’avesse portata a casa lo avremmo definito un grande alchimista recitando severi ‘mea culpa’. Ma non ci è andato neppure vicino. 

Il Sudtirol strapazza gli esperimenti di Stellone e il Benevento ripiomba nel buio pesto