Benevento – La partita del Sinigaglia di Como è un autentico scontro salvezza, frutto di una situazione che il Benevento in serie B non ha praticamente mai vissuto prima d’ora nella sua storia. La ricaduta di Acampora, vittima di una distrazione di primo grado al bicipite femorale, si è aggiunta al problema al flessore accusato da Tello nel corso dell’ultimo match. Il centrocampo è ridotto ai minimi termini più di quanto non lo fosse alla vigilia della gara con gli umbri, per giunta saltata dal partenopeo.
Privo anche di Viviani e Kubica, Cannavaro dovrà inventarsi qualcosa di innovativo senza disporre del materiale adatto. Le due maglie in mediana nel 3-4-2-1 di partenza saranno di Karic e Schiattarella, ma cosa accadrà a gara in corso? L’ex Parma non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, e quando è uscito dal campo la luce si è sempre spenta per non riaccendersi più. L’unica alternativa sarebbe Koutsoupias, che il tecnico finora ha impiegato sulla trequarti.
La concorrenza è folta solo sulle fasce, dove peraltro nessuno degli interpreti ha finora convinto nel nuovo assetto tattico. Letizia a sinistra e Improta a destra sono parsi spenti, privi d’iniziativa e imprecisi al cross. L’impatto di Masciangelo nella ripresa contro la Ternana è stato da brividi, così come disastroso fu quello di Foulon nel primo tempo con l’Ascoli. Nell’unica zona in cui le opzioni non mancano e la margherita può essere sfogliata, a latitare è la capacità di interpretare il ruolo, l’impostazione tattica e il momento della partita. Non dettagli da poco.
Detto più di una volta del terzetto difensivo privo di alternative, potrebbe tornare a respirare un po’ l’attacco. Da capire chi sostituirà l’infortunato Tello accanto a Ciano in rifinitura (favorito Koutsoupias), mentre per il ruolo di unica punta La Gumina va verso la riconferma dopo la buona prestazione di sabato scorso. Forte lo insidia, ma non Simy, che è sulla via del recupero e non dovrebbe forzare. Il pubblico, infuriato e amareggiato, chiede a gran voce una vittoria che accantonerebbe per un attimo incubi e fantasmi. Ma in queste condizioni pare inevitabile fare appello anche a una buona dose di fortuna.