Tempo di lettura: 2 minuti

Il 17 settembre u.s., una pattuglia dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico interveniva in una via del centro storico del capoluogo ove un cittadino tedesco riferiva di aver subìto la sottrazione del proprio telefono cellulare da parte di un ragazzo a lui sconosciuto che, con il pretesto di dover effettuare una chiamata urgente, si era fatto consegnare lo smartphone, riuscendo poi ad allontanarsi furtivamente e a far perdere le proprie tracce.

Dopo aver acquisito ogni utile informazione e delineato l’identikit dell’autore del gesto, personale della Squadra Mobile avviava, con l’ausilio delle pattuglie impiegate nelle attività di controllo del territorio, accurate ricerche finalizzate al rintraccio del giovane. All’esito di continue ricerche proseguite anche nelle ore serali e notturne, lo stesso è stato rintracciato nella mattinata del giorno seguente nel capoluogo, sprovvisto di documenti e, pertanto, condotto in Questura ove veniva riconosciuto dal denunciante come l’autore dello spossessamento del proprio telefono cellulare. Al termine degli accertamenti il ragazzo, un 17enne di nazionalità marocchina, veniva deferito all’autorità giudiziaria per appropriazione indebita e successivamente affidato ai propri familiari.

Si rappresenta che l’attività è stata condotta d’iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.