Un punto che serve a poco, per non dire a nulla. La cura Agostinelli bordino caldo per una Strega malata da tempo, sempre ultima in classifica. I giallorossi non riescono ad avere la meglio su una Reggina tutt’altro che irresistibile, conquistando un pareggio che consente di recuperare terreno sul Perugia, l’unica formazione uscita sconfitta dal 33° turno di campionato. Questa volta, almeno, si è visto un pizzico d’orgoglio, la voglia di non alzare bandiera bianca contro la formazione dell’ex Inzaghi. Nella ripresa il Benevento ha salvato la faccia, agguantando un pareggio insperato dopo il primo tempo disputato.
Agostinelli si presenta con un 3-5-2, rilanciando Glik e Simy e affidandosi ai senatori. Nei primi quarantacinque minuti, però, l’uomo “potenzialmente” più pericoloso è Foulon: il belga ha tre buone occasioni ma spara a salve in tutte le circostanze, mancando il bersaglio grosso. Protagonista negativo in fase offensiva, il mancino riesce a fare peggio nella propria area di rigore. Sull’assist di Liotti, è proprio Foulon a perdersi la marcatura di Pierozzi, libero di battere in porta portando avanti la Reggina. Con un Simy impalpabile, il Benevento fatica a rendersi pericoloso, venendo graziato da Liotti sul finire di tempo.
Nella ripresa Agostinelli suona la carica, aumentando il peso offensivo della sua squadra, passando a un 4-3-3. Alza il baricentro la Strega, favorita da un atteggiamento più che attendista di una Reggina apparsa in palese difficoltà. Provano a cingere d’assalto l’area calabrese i sanniti, dimostrandosi, ancora una volta, poveri di cartucce da sparare. Dopo uno squillo di Ciano, tiro alto di poco, bisogna attendere addirittura il 35’ per assistere al primo intervento di Colombi sulla conclusione di Acampora. Agostinelli getta nella mischia anche il redivivo Farias, ma il punto del pareggio lo realizza Ciano su assist di Foulon. L’ex Frosinone insacca a due passi dalla linea di porta, regalando una piccola speranza a una piazza dove si avverte l’acre odore di rassegnazione. Cinque le giornate ancora da disputare, quindici punti in palio per disegnare un destino diverso rispetto a quello che conduce dritto verso il baratro.
Benevento-Reggina 1-1
Reti: 25’pt Pierozzi, 39’st Ciano
Benevento (3-5-2): 21 Paleari (1’st 12 Manfredini); 55 Veseli, 15 Glik, 31 Tosca; 16 Improta (33’st 10 Farias), 8 Tello (1’st 28 Ciano), 27 Schiattarella (38’st 24 Viviani), 4 Acampora, 18 Foulon; 35 Carfora, 25 Simy (1’st 9 Pettinari). A disp.: 33 Leverbe, 58 Pastina, 11 Jureskin, 6 Kubica, 7 Karic, 80 Koutsoupias, 20 La Gumina. All.: Andrea Agostinelli
Reggina (3-5-2): 22 Colombi; 3 Cionek, 23 Camporese, 6 Loiacono (23’st 24 Terranova); 27 Pierozzi, 20 Hernani, 8 Crisetig, 14 Fabbian (43’st 37 Majer), 17 Di Chiara (10’pt 94 Liotti); 19 Strelec (23’st 9 Gori), 7 Menez (23’st 99 Rivas). A disp.: 1 Contini, 12 Aglietti, 13 Bouah, 25 Lombardi, 38 Bondo, 11 Cicerelli, 31 Canotto. All.: Filippo Inzaghi
Arbitro: Davide Ghersini di Genova
Assistenti: Alessandro Giallatini di Roma 2 e Dario Garzelli di Livorno
IV ufficiale: Michele Delrio di Reggio Emilia
Var (AVar): Francesco Forneau di Roma 1 (Giacomo Camplone di Pescara)
Ammoniti: Schiattarella per il Benevento, Pierozzi per la Reggina
Note – Recupero: 3’pt, 7’st
Agostinelli ci crede: “Oggi conta il sorriso ritrovato. Vigorito mi ha chiesto di dare una mano”