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Mercato? Se non andrà via nessuno, non arriverà nessuno. Non ho mai creduto che il mercato di gennaio possa risolvere problemi”. E’ stato molto chiaro nei giorni scorsi Marcello Carli sulla strategia che il Benevento adotterà a partire dal 2 gennaio quando si apriranno le trattative per porre rimedio agli eventuali errori commessi in estate. 

Considerando lo scarso utilizzo, i maggiori indiziati a lasciare il Sannio per fare spazio a qualche possibile volto nuovo sono Agazzi, Carfora e Sena ai quali Auteri ha concesso gli spiccioli in termini di minutaggio. Il primo, già vicino alla partenza ad agosto, è subito finito lontano dai radar di mister Auteri e pare essere entrato nel mirino dell’Ascoli mentre Carfora e Sena avrebbero bisogno di andare altrove per proseguire il loro processo di maturazione.

Marco Pinato, centrocampista del Benevento

In mezzo al campo scalpita Marco Pinato, che non gioca una gara ufficiale dal 2 settembre, complice l’intervento chirurgico per risolvere i problemi di pubalgia. Da un paio di settimane ha ripreso ad allenarsi con il resto della squadra e potrebbe essere lui il primo ‘rinforzo’ del mercato di gennaio, unico tra i centrocampisti capace di abbinare l’imponente stazza fisica alla tecnica. Con il suo ritorno a pieno regime, mister Auteri potrebbe anche decidere di affidarsi con maggiore frequenza al 4-3-3 in modo da dare più protezione alla difesa soprattutto in trasferta quando l’aspetto agonistico diventerà prevalente con il passare delle giornate e qualche assaggio, in tal senso, si è già visto contro il Trapani

La priorità nel mercato di gennaio per il Benevento potrebbe essere quella di tesserare un vice Oukhadda, calciatore giunto nel Sannio tra la diffidenza generale ma capace fin da subito di essere decisivo nello scacchiere di Auteri. Il problema muscolare che gli ha fatto saltare il match di Cava de’ Tirreni ha obbligato il tecnico ad adattare il giovane Veltri in quella zona, elemento che nella sua carriera è stato quasi sempre schierato al centro delle difesa e se ci sarà l’occasione giusta il diesse Carli non si tirerà indietro. Qualcosa, poi, potrebbe muoversi anche in attacco dove c’è Perlingieri al centro del villaggio giallorosso, ma una alternativa con le sue stesse caratteristiche non dispiacerebbe di certo considerando che Manconi non ha mai convinto davvero quando è stato schierato come prima punta. L’identikit potrebbe essere quello di un attaccante esperto che conosce alla perfezione la categoria, ma che accetterebbe di buon grado di ritagliarsi all’occorrenza il suo spazio con la maglia da titolare sempre ben salda nella mani di Perlingieri.

Eric Lanini, attaccante del Benevento

Capitolo Lanini: in maniera paradossale il capocannoniere della Strega arriva dalla…panchina perché l’ex Reggiana è stato capace di mettere a segno la quasi totalità delle sue reti da subentrato con una media realizzativa da stropicciarsi gli occhi. Lanini fino ad ora, da professionista esemplare non ha battuto ciglio contribuendo in maniera decisiva al cammino dei giallorossi, ma a gennaio lo scenario potrebbe anche mutare vista la sua legittima aspirazione di trovare più spazio. Ad oggi non è in programma nessuna uscita dell’attaccante scuola Juve, ma il mercato è qualcosa in continua evoluzione e non è del tutto da escludere una sua partenza.

Scenario per certi versi simile anche per Starita, arrivato nel Sannio a gennaio 2024 ma per ora non in grado di confermarsi agli stessi livelli di Monopoli. Anche nel suo caso mister Auteri gli ha concesso uno scarso minutaggio schierandolo titolare in una sola occasione e Starita potrebbe anche essere mandato altrove per rilanciarsi.

Appare chiaro, però, che il Benevento non ha nessuna vera urgenza di mercato perché la rosa attuale concede un ampio ventaglio di scelte al tecnico di Floridia e alla fine la società giallorossa potrebbe anche lasciare tutto così. Tuttavia, soprattutto la parte finale del girone di ritorno ha evidenziato le enormi insidie di un torneo dove nessuna gara è scontata, motivo per il quale a gennaio sarà il caso di rimanere vigili per capire se ci sono i margini per rendere ancora più competitiva una rosa forte, ma non in grado di fare il vuoto alle sue  spalle come fatto dal Catanzaro o dalla Juve Stabia negli ultimi anni.