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Al primo vero ‘collaudo’ della stagione dopo tre amichevoli soft e il test non attendibile in Coppa contro i resti del Taranto, la squadra di Auteri ha offerto una prestazione opaca contro il Potenza che ha sbancato il “Ciro Vigorito” conquistando il passaggio agli ottavi. Troppi i giallorossi a corto di condizione. A complicare ancora di più la serata ci si è messo anche il problema fisico di Meccariello, costretto ad uscire dopo pochi minuti.  

NUNZIANTE 6 – Al cospetto di un attaccante temibile come Caturano, il giovane portiere giallorosso tiene botta e disputa una buona gara per tecnica e personalità. Non impeccabile sul gol del 2-1 del Potenza quando potrebbe fare qualcosa in più sulla conclusione di D’Auria che è forte ma non particolarmente angolata con la palla che arriva dalle parti di Felippe che deve solo spingere la sfera in fondo al sacco. Monumentale in pieno recupero quando sceglie il tempo giusto in uscita togliendo il pallone dai piedi di Vilardi tutto solo all’altezza del dischetto del calcio di rigore.

BERRA 5,5 – Il Potenza dalle sue porti affonda in occasione di entrambe le reti. Perde troppi duelli individuali denotando un evidente calo nella condizione fisica rispetto ad una settimana fa. L’assenza di una vera alternativa nel suo ruolo è un problema da risolvere al più presto.

MECCARIELLO SV – Deve arrendersi ad un problema muscolare dopo pochi minuti. Non sembra nulla di grave ma saranno necessari ulteriori indagini. In ogni caso, sarebbe stato lo stesso assente lunedì prossimo contro la Cavese per squalifica (10’ pt VELTRI 6 – Ci mette qualche minuto ad ottimizzare l’intesa con Tosca con il quale non aveva mai giocato prima. Si arrangia in qualche occasione come può con Caturano. Tirando le somme, la sua gara può essere considerata positiva sul piano dell’impegno e della grinta. Troppo statico in occasione del raddoppio del Potenza).

TOSCA 5,5 – Le scorie della lunga inattività si sentono tutte soprattutto nello stretto. Lascia un metro fatale di spazio a D’Auria in occasione dell’1-1. Cresce alla distanza quando ringhia più volte sugli attaccanti del Potenza. Può essere una pedina preziosa per la stagione, ma deve calarsi in maniera diversa nella Serie C.

VISCARDI 5,5 – Riesce a limitare discretamente il Potenza nella sua zona, ma la condizione fisica non sembra quella dei giorni migliori. Anche quando ha davanti una buona fetta di prato da attaccare preferisce quasi sempre non avventurarsi nella metà campo avversaria.

TALIA 5,5 – Gara senza grandi errori ma allo stesso tempo senza acuti per l’ex di turno. Prova a gestire le poche energie non mettendo in atto il pressing richiesto da Auteri, Il Potenza ha una marcia in più e va spesso in grande sofferenza.

PRISCO 6,5 – Pronti, via e bagna la sua gara regalandosi il primo gol tra i professionisti dopo un’azione caparbia, agevolata dalla follia commessa dalla retroguardia del Potenza. La sua è una regia semplice (come chiede Auteri) ma produttiva. E’ il più lucido in mezzo al campo. Sbaglia pochissimo, ma in qualche circostanza perde un tempo di gioco. 

PINATO 4,5 – Si vede lontano un miglio che non sta bene, come poi spiegato da mister Auteri in sala stampa. Le sue grandi leve non si azionano intaccando il pressing che non mette in atto quasi mai. Stringe i denti per un’ora perché la coperta in mezzo al campo è cortissima per ora (60’ SIMONETTI 6 – Viene da settimane trascorse a rimettere a posto il suo ginocchio che gli ha impedito di svolgere in maniera regolare il ritiro. Ha nelle gambe poco più di venti minuti, ma quando entra è uno dei pochi a creare scompiglio tra le maglie strette del Potenza).

LAMESTA 6,5 – Passano dai suoi piedi tutte le giocate pericolose dei giallorossi. Il problema è lo scarso movimento dei sui compagni di reparto e del centrocampo che non arriva mai a rimorchio. Colpisce il palo nella ripresa con la specialità della casa, il tiraggiro che per un soffio non regala il nuovo vantaggio al Benevento.

MANCONI 5,5 – Lotta, sgomita, prova anche qualche accelerazione ma senza incidere mai. Bello il colpo di testa nel primo tempo quando impegna l’estremo difensore del Potenza. Con l’ingresso di Perlingieri si sposta in una zona più defilata ma la musica non cambia.

LANINI 5 – Mai un guizzo o uno spunto in una serata anonima, ma il motivo va ricercato nella leggera distorsione alla caviglia del quale è stato vittima nei giorni scorsi. Il Benevento non può prescindere dalle sue accelerazioni e l’auspicio è di rivederlo al top quanto prima (46′ PERLINGIERI 5: Entra ad inizio ripresa e si piazza, con poca fortuna, al centro dell’attacco come falso nueve. Ma non va. L’intesa con Lamesta non c’è perché spesso si pestano i piedi. Prova ad azionare il suo sinistro senza fortuna. In alcuni frangenti troppo passivo nel non effettuare il pressing sul primo portatore di palla).

ALL. AUTERI 5 – La coperta è corta e la condizione generale della squadra è precaria in troppi uomini. Forse, considerando tutte le variabili, sarebbe stato meglio avere un atteggiamento più prudente in campo soprattutto dopo il vantaggio lampo di Prisco invece di concedere troppe ripartenze ai lucani. A centrocampo ha gli uomini contati e anche in difesa le cose non vanno meglio. C’è una settimana di tempo per riordinare le idee e salire di condizione perché la concorrenza per i posti che contato in campionato sarà tanta e il Benevento non può permettersi una partenza ad handicap.