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Benevento – Gran parte dei mali sono iniziati “quando la squadra ha perso di vista l’obiettivo dei primi due posti“. Parole di Fabio Caserta, l’uomo che dalla scorsa stagione siede sulla panchina del Benevento. Quando i giallorossi hanno capito di aver gettato al vento l’ennesima occasione, dovendosi accontentare dei play off, è in quel preciso istante che hanno smarrito definitivamente la bussola.

E’ successo in una serata di metà aprile, in un recupero infrasettimanale che avrebbe dovuto portare la Strega a essere padrona del proprio destino. A tre minuti dal novantesimo, invece, il colpo di testa di Camporese ebbe l’effetto di una sentenza, di una condanna. Da quella notte calabrese qualcosa si è spezzato, nonostante il tentativo di provare a raggiungere un sogno attraverso la scappatoia degli spareggi. Speranza vana perché, nel frattempo, era tornato il fragile Benevento. Malgrado il reintegro di Lapadula non si percepiva la sensazione di una squadra che fosse in grado di spuntarla nella corsa all’ultimo posto per il paradiso.

Tutta “colpa” del Cosenza e proprio dai lupi ripartirà la nuova avventura giallorossa con al timone l’allenatore di Melito di Porto Salvo. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia per mano del Genoa, domenica si riaccenderanno i riflettori del “Ciro Vigorito” per la prima di Serie B. Di fronte ci sarà un avversario diverso, passato da Bisoli a Dionigi e senza più il giustiziere di quella notte maledetta (trasferitosi, nel frattempo, alla Reggina di Pippo Inzaghi).

Sarà l’inizio di un capitolo nuovo, dopo l’incrocio amichevole in terra umbra di tre settimane fa che ha premiato i rossoblù grazie alla rete di Prestianni. In campo ci sarà un Benevento rinnovato, almeno negli obiettivi e nelle ambizioni. Se quattro mesi fa i giallorossi andavano a caccia della serie A, domenica, stando agli obiettivi fissati dalla dirigenza, bisognerà conquistare i primi tre punti per centrare la salvezza. Poi sarà quel che sarà, ma volgendo lo sguardo all’indietro la sensazione è che il nuovo Benevento sia figlio proprio della notte di Cosenza. Un valido motivo per lasciarsi definitivamente il passato alle spalle.