Tanti obiettivi da provare a centrare, condensanti in appena novanta minuti. La sfida con il Palermo è ricca di significati per un Benevento intenzionato, prima di tutto, ad allungare la striscia di quattro risultati utili consecutivi inaugurata contro il Pisa. Tre pareggi e la vittoria di Ferrara, hanno permesso ai giallorossi di rialzare la testa e ritrovare quella fiducia che aiuta a lavorare meglio nell’arco della settimana.
La classifica, tuttavia, ancora non sorride alla Strega e quella con i rosanero va etichettata come una sfida salvezza. Appaiate a quota 15 punti, le formazioni di Fabio Cannavaro ed Eugenio Corini sono tra le delusioni della prima parte di campionato. Se i siciliani, però, si presentavano ai nastri di partenza da neopromossi, diverso è il discorso per i sanniti, partiti con ben altre ambizioni e finiti per annaspare nei bassifondi. A voler essere ottimisti, l’ultimo posto utile per disputare i play off dista appena sei lunghezze, ma volgendo lo sguardo all’indietro, ci si accorge che il fanalino di coda Perugia è staccato solo di quattro punti. Chi perde, insomma, rischia di farsi risucchiare in un baratro da cui riemergere potrebbe rivelarsi complicato.
Un Benevento che andrà dunque a caccia dei tre punti, i secondi dell’era Cannavaro. Una vittoria per fare definitivamente pace con il proprio pubblico. Al “Ciro Vigorito”, i giallorossi hanno conquistato il magro bottino di sei punti, battendo esclusivamente la capolista Frosinone. Un successo ottenuto a fine agosto, un conteggio che domenica arriverà a toccare quota 98 giorni di astinenza casalinga. Un trend da invertire per proseguire lungo il percorso tracciato nell’ultimo mese.
Per farlo, però, la Strega dovrà avere la meglio anche sulla cabala. Nella sua storia, infatti, il Benevento non è mai riuscito a battere il Palermo. Sono nove i precedenti tra le due squadre e il bilancio parla chiaro: cinque vittorie rosanero, nessuna giallorossa e quattro pareggi. Una serie inaugurata in Coppa Italia nella stagione 1982/83, fino ad arrivare all’ultimo confronto andato in scena durante l’annata 2018/19. Era il Benevento di Cristian Bucchi, in grado di pareggiare a reti bianchi alla “Favorita” all’andata, per poi venire sconfitto al “Ciro Vigorito” dalla formazione di Roberto Stellone. Una sfida decisa dai gol di Nestorovski e dell’ex Puscas, resa meno amara dal punto della bandiera realizzato da Asencio al novantesimo.
Un Palermo capace di conquistare 63 punti sul campo quell’anno, meglio del Benevento che si fermò a 60. Le nubi, però, si addensavano all’orizzonte. I siciliani vennero prima penalizzati di venti punti, “regalando” il terzo posto finale ai giallorossi, e a fine stagione furono esclusi per inadempienze, dovendo ripartire dall’inferno della serie D. Sono trascorsi quattro anni da quel campionato, dove giallorossi e rosanero sgomitavano per un piazzamento play off. Domenica, invece, si giocherà per allontanare i play out. Un mondo capovolto per due squadre che ambivano a essere protagoniste di questa serie B.