Tu chiamale se vuoi, emozioni. Sono quelle che il Benevento ha fatto vivere ai suoi tifosi al “San Nicola” di Bari dove i giallorossi domenica hanno ottenuto il primo successo esterno in questa stagione regolando 2-0 il fanalino di coda Team Altamura. Qualcuno ha storto il naso per un blitz arrivato solo quando sulla sfida stavano per scorrere i titoli di coda, ma nell’economia della stagione sono proprio vittorie simili che spostano gli equilibri. Auteri, nel post gara, non l’ha definito un successo sporco perché “noi – ha spiegato – abbiamo avuto per molto tempo il controllo del gioco. La squadra non ha concluso molto, è vero. Ma bisognava essere più risoluti. Vincere non è mai facile”. Appunto, vincere non è facile e il Benevento lo ha fatto con il piglio della squadra sorniona e capace di tenere botta anche quando gli avversari alzano i giri del motore, consapevole di avere un lungo elenco di frecce al proprio arco da utilizzare anche all’ultimo istante.
Per la seconda volta in questa stagione il coniglio dal cilindro lo ha estratto Pippo Berra arrampicandosi in cielo come un novello Duplantis facendo esplodere di gioia lo spicchio di tifosi giallorossi presenti al “San Nicola”. Il 2-0 di Lanini ad un passo dal triplice fischio ha solo dato uno spessore più ampio ad una vittoria sofferta ma meritata, anche se non sono state tutte rose e fiori. Alla Strega, giunta molte volte in maniera ordinata a ridosso dell’area avversaria, è mancato sempre il piglio giusto per tramutare tante potenziali occasioni in qualcosa di più. E’ su questo aspetto che Auteri focalizzerà in questa settimana l’attenzione perché la Serie C è meno fioretto e più spada. E’ pur vero che siamo solo alla quarta giornata, ma quello che vuole don Gaetano è vedere una squadra per novanta minuti sempre con gli occhi della tigre di Rocky Balboa, ma come ha spiegato ai microfoni domenica scorsa “anche alla Juventus è capitato di soffrire nella ripresa ad Empoli”.
Qualcosa ancora non gira nel verso giusto dalle parti di Lamesta, ma era normale attendersi un periodo di rodaggio dell’ex Rimini che fino ad ora si è acceso ad intermittenza facendo solo intravedere tutto il suo enorme potenziale. La sensazione è quella di un tappo pronto a saltare da un momento all’altro, magari prendendo fiducia con un gol solo sfiorato al “San Nicola”, complice il miracolo di Pane che ha deviato la palla sulla traversa.
Alle porte c’è la sfida del “Vigorito” con il Foggia dove servirà qualcosa in più per conquistare la vittoria contro una squadra che si è profondamente rinnovata rispetto allo scorso anno. Siamo solo a martedì e Auteri è già consapevole che dovrà fare i conti con le assenze di Acampora e Ferrara (LEGGI QUI), che ne avranno per almeno due settimane. Ma le alternative, per fortuna, non mancano anche se l’ex Bari è forse l’unico in rosa ad avere nelle corde la battuta dalla lunga distanza. Don Gaetano ha tutto il tempo di valutare le soluzioni adatte per quello che si preannuncia un primo snodo importante del cammino dei giallorossi che andranno alla ricerca del terzo successo di fila.