Al mondo è nota come la prima legge di Murphy, un insieme di paradossi scientifici a carattere ironico per ‘spiegare’ gli accadimenti negativi: “Se qualcosa può andare male, lo farà”. E’ esattamente quello che è successo ai colori giallorossi, che ieri hanno conosciuto il terribile esito degli esami strumentali ai quali si è sottoposto il centrocampista Filippo Nardi, che starà fermo per sei mesi a causa di un interessamento del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. A volte il destino è davvero beffardo: quando sembrano esserci tutti i presupposti per vivere una stagione da assoluti protagonisti, come la nuvola da impiegato di Fantozzi è lì in agguato, pronto a rompere tutti i piani. Probabilmente, chiedendo ad ogni tifoso della Strega di indicare l’elemento insostituibile della truppa di Auteri per la stagione 2024-25 la quasi totalità avrebbe risposto proprio Filippo Nardi, che dal suo arrivo nel Sannio a gennaio 2024 si è ‘preso’ il Benevento impressionando per tecnica e visione di gioco. Invece il fato anche questa volta ci ha messo lo zampino complicando già ad agosto in maniera notevole i piani della Strega che dovrà ricalcolare il percorso e scegliere una strada nuova da seguire esattamente come un Tom Tom che trova davanti un ostacolo.
I colori giallorossi, purtroppo, non sono nuovi ad episodi simili. La mente di molti, alla notizia dello lungo stop di Nardi, è tornata a quel 23 agosto 2008 allo stadio Olimpico di Roma nel match di Coppa Italia che il Benevento, neopromosso in C1, disputò contro la Lazio. I circa 3000 supporter della Strega affollarono il settore ospiti dell’impianto capitolino per godersi la sfida, ma la serata assunse toni a dir poco mesti per il grave infortunio a Felice Evacuo causato da uno scontro di gioco con il portiere Carrizo. Anche in quel caso la diagnosi fu terribile: rottura di tibia e perone e addio ai sogni di gloria già ad agosto di quella che era stata la punta di diamante del mercato estivo giallorosso.
E’ andata più o meno allo stesso modo anche lo scorso anno con protagonista il difensore airolano Biagio Meccariello, giunto alla corte della Strega pieno di entusiasmo e voglia di riportare (da sannita) subito il Benevento in serie B. Doveva essere lui l’architrave sulla quale costruire il fortino giallorosso, ma i piani di Meccariello subirono subito un brusco stop al “Liguori” di Torre del Greco il 31 agosto nella prima giornata di campionato con la rottura del legamento crociato anteriore e l’inizio di un difficile percorso di recupero che lo ha visto di nuovo in campo solo a maggio 2024. Non è vero ma ci credo avrebbe detto Peppino De Filippo con il Benevento di nuovo alle prese con uno tsunami estivo e ora spetterà a Carli, in tempi brevi, trovare le soluzioni giuste.