Il Benevento nell’ultimo turno al ‘San Vito-Marulla’ ha effettuato il giro della boa e si è messo in marcia verso il finale di stagione. In verità lo ha fatto in malo modo, con la solita partita tipica di questa stagione abulica, senza costrutto, senza entusiasmo alcuno e senza entusiasmare nessuno. Ma in Calabria i giallorossi hanno messo in evidenza nuovamente pure uno tra i tanti e variegati difetti palesati in questa stagione: l’incapacità di reggere la partita e il risultato sino al fischio finale dell’arbitro.
La squadra sannita ha subito nell’ultimo quarto di gara (dal 75’ al fischio finale) ben 7 reti sui 21 gol totali incassati e sui 13 palloni raccolti in fondo al sacco nei secondi tempi. C’è evidentemente qualcosa che non quadra nella tenuta mentale e/o fisica dei giallorossi che crollano inesorabilmente di attenzione e determinazione in quei frangenti che poi risultano determinanti.
I sette gol incassati dal Benevento nell’ultimo quarto di partita hanno sottratto alla squadra sannita la bellezza di 8 punti in classifica.
Il triste iter è iniziato all’alba del campionato, seppur in modo non determinante. Alla quinta giornata il Benevento ha perso in casa sotto i colpi del Cagliari con l’ex Lapadula in gol a inizio ripresa e il giovane congolese Luvumbu che ha chiuso la gara raddoppiando all’83’, spegnendo ogni velleità di recupero dei giallorossi. Gia nel match successivo, però, il gol nel finale ha fatto grondare sangue. Al ‘Rigamonti’ di Brescia il Benevento di Caserta sembrava strappare un punto d’oro, almeno sino al 90’ quando Bianchi ha siglato il gol del successo dei lombardi e gettato nello sconforto i sanniti. Primo punto stagionale gettato alle ortiche in un finale di gara. La vittoria del Brescia è costata la panchina a mister Caserta che ha lascia lo scanno a Cannavaro, ma il difetto non è migliorato, anzi forse è peggiorato.
Gia alla seconda sulla panca sannita Cannavaro ha fatto i conti con i gol incassati nel finale. A Bolzano il Benevento stava per portare a casa una importante vittoria se non fosse giunto all’84’ il gol del sudtitolese Zaro a pareggiare il conto e imbronciare i tifosi giallorossi. Altri due punti gettati alle ortiche. Nel match a seguire le cose, se possibile sono andate ancora peggio. Il Benevento in vantaggio di due gol sulla Ternana si è fatto prima riagguantare e poi all’81’ si è fatto addirittura scavalcare dagli umbri grazie al gol di Di Tacchio. Ad esser buoni, conteggiamo solo un punto perso, quello che si sarebbe potuto racimolare conservando il 2-2, maturato prima dell’ultimo quarto di gara. Ad inizio novembre ci ha pensato una delle sorprese di questo torneo, il marocchino Cheddira, a mettere in risalto il difetto giallorosso. L’attaccante del Bari ha pareggiato il conto, togliendo due punti al Benevento e regalandone uno ai pugliesi. Il Benevento non è riuscito a chiudere l’anno senza mostrare il suo solito difetto, così anche nel giorno di Santo Stefano ha concesso un gol nell’ultimo quarto al Perugia che, però, a dire il vero era già in vantaggio e come per il Cagliari a inizio stagione, al più il gol ha chiuso la contesa ma non è risultato determinante. E’ tornato, invece, ad essere decisivo il gol nel fianle al ‘San Vito Marulla’ dove al 90’ Vaisanen ha regalato il pareggio al Cosenza e tolto altri due punti al Benevento.
In totale sono otto i punti che il Benevento ha perso per strada nel finale di partita. Punti che oggi proietterebebro i sanniti in piena zona playoff.
Giusto per chiudere l’elenco delle note poco liete. Ben quattro reti sui sette gol incassati nel finale di partita, il Benevento se li è visti rifilare al ‘Vigorito’ (Cagliari, Ternana, Bari e Perugia). Dove, fra l’altro, la squadra sannita ha fatto registrare un bottino stagionale da retrocessione. Il Benevento nella speciale graduatoria con soli i punti conquistati in casa è addirittura penultimo con 9 punti in dieci gare.
Domani al ‘Vigorito’ ci sarà il Genoa la terza squadra del torneo per punti conquistati in trasferta, 19 in 10 gare. Liguri che hanno una capacità realizzativa nei finali di tempo altissima, 7 gol su 13 siglati nei primi tempi sono stati portati a segno nell’ultimo quarto della prima frazione e 6 reti su le 9 siglate nei secondi tempi sono state segnate negli ultimi quindici minuti di partita.
Al Vigorito si affronteranno anche due poli opposti nei propri pregi e nei propri difetti.