Più che alla sfida con il Modena, il pensiero è rivolto già alla prossima stagione. La speranza ha lasciato ormai posto alla rassegnazione. La retrocessione in C non è ancora ufficiale, ma ormai non ci sono più dubbi sulla categoria che dovrà disputare il Benevento l’anno che verrà.
Decisiva sarà la volontà di Oreste Vigorito. Il presidente dovrà sciogliere le riserve e dalle sue decisioni dipenderà il destino della Strega. Rimanere al comando o meno? Nel caso con quale impegno e con quali obiettivi da perseguire? Sono questi gli interrogativi che occupano i pensieri dei tifosi giallorossi.
Ripartire con una programmazione è imperativo necessario, facendo tesoro degli errori commessi soprattutto la scorsa estate. Il primo passo, nel caso, sarà individuare il successore di Pasquale Foggia, andando a colmare la lacuna del direttore sportivo. Un ruolo di cui Vigorito si è fatto carico in questi tre mesi, preferendo rimandare la decisione in attesa di conoscere la categoria futura. Ora che il destino è segnato si potrà agire iniziando a programmare la ripartenza dalla terza serie, dopo sette anni di lustrini tra serie A e B.
Figura fondamentale quella del direttore sportivo per poter poi passare ad altri aspetti: dalla scelta dell’allenatore, all’allestimento dell’organico. Tanta carne a cuocere, con l’auspicio che questa volta ci sia meno fumo rispetto al recente passato.
Una situazione che fa scivolare in secondo piano la sfida di sabato contro il Modena. L’ultima gara casalinga di una stagione che per il Benevento si chiuderà in quel di Perugia. Al “Ciro Vigorito” andrà in scena l’atto finale per molti calciatori, prossimi a dismettere la maglia giallorossa. Al passo d’addio c’è almeno una formazione, ma la sensazione è che per molti altri l’avventura sannita possa esaurirsi con il termine della stagione.
Senza un ds e con una nave avviata alla deriva, il discorso legato a eventuali rinnovi di contratto è stato congelato. Andranno in scadenza sia Glik che Farias, sgravando la società di ingaggi faraonici. Il 30 giugno si esauriranno anche i contratti di Manfredini e Foulon, oltre a quelli di Basit, Sanogo e Vokic.
Il mancato ritorno in serie A non farà scattare obblighi di riscatto e non verranno fatti valere diritti su calciatori arrivati in prestito. Saluteranno Jureskin, La Gumina, Leverbe, Pettinari e Simy, tutti destinati a rientrare ai rispettivi club di appartenenza. Separazioni indolori, considerando l’apporto alla causa.
Destini segnati, differentemente dagli altri calciatori attualmente in rosa. Loro dovranno sedersi a tavolino con presidente e (futuro) direttore sportivo per valutare se la carriera proseguirà a Benevento o meno. Come Pastina, ad esempio, finito fuori rosa sotto la gestione Agostinelli e, probabilmente, costretto a saltare anche l’ultima al “Vigorito” con il Modena. Al pari di Carfora, Schiattarella, Capellini e Lucatelli, ma per motivazioni differenti. Sabato il golden boy giallorosso non ci sarà perché impegnato con la Nazionale Under17, mentre l’esperto centrocampista è stato fermato per un turno dal Giudice Sportivo. Sono ai box per infortunio, invece, il difensore e il terzo portiere.
Diversi, dunque, i calciatori che salteranno l’appuntamento con l’ultimo atto casalingo della stagione. Per molti di loro si tratterà di un addio anticipato.
Benevento, testa già al futuro: più di una squadra destinata a salutare
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