Tempo di lettura: 2 minuti

Taglio del nastro della prima sede consolare in Italia della Repubblica del Kirghizistan alla presenza di tante cariche civili e militari della cittadina beneventana che ha accolto l’Ambasciatore del Kirghizistan in Italia Taalai Bazarbaev.

Un evento storico e tanto atteso che potrebbe aprire le porte a nuove opportunità sotto tutti i punti di vista, dal commercio, alla cultura e fino all’economia.

Presente il sindaco Mastella e la senatrice Lonardo, il Prefetto Torlontano e tanti sindaci campani e della Basilicata.

Un evento importate – cosi’ inizia Antonio Castiello, Console in Campaniaperché ci sarà l’opportunità per questa comunità che e’ molto presente in Italia e in Campania. La prima cosa che faremo sarà censirli. Da oggi i kirghisi sanno che potranno avere maggiore protezione e integrazione, che potrò seguirli, avviarli a scuole di formazione. Guardate la bandiera che e’ simbolo di pace e in questo momento si tratta di un messaggio importante. Altra cosa importante e’ l’integrazione. Due anni fa e’ stata inaugurata la prima Ambasciata, oggi il Consolato, passi importanti. La scelta di Benevento? Ci troviamo in una città con una natura tessile, tra le tante e nel Kirghizistan ci sono 500mila persone che lavorano in questo campo. Potrebbe essere un’ottima opportunità per uno scambio interessante e proficuo. Ma poi si tratta di una nazione con musicisti importanti e bravissimi e a tal proposito posso dire di aver firmato due importanti protocolli: uno a Napoli e uno col Conservatorio di Benevento”.

Raggiante anche il sindaco Mastella.

Oggi si scrive una pagina importante per la nostra città. Un’opportunita’ per cercare di aprire canali importanti con una realtà in espansione e in crescita. Scambi culturali, economici e tanto altro ancora per cercare di allargare maggiormente gli orizzonti della nostra realtà. Ed e’ anche un orgoglio perché siamo la prima città in Italia con un consolato del Kirghizistan. Benevento, da oggi, diventa un punto di riferimento per una comunità intera”.