In attesa di recuperare qualche pedina e con una condizione fisica generale deficitaria, il Benevento ha messo in cassaforte i primi tre punti della stagione rimontando la Cavese. Ottima la prova di Nunziante tra i pali, decisivo in più occasioni. Determinante l’ingresso di Pinato non solo per il gol del 2-1. Ok Perlingieri, fondamentale per cambiare l’inerzia della gara indirizzandola sulla sponda giallorossa.
NUNZIANTE 7 – Non può nulla sull’autogol di Tosca perché il cross di Rizzo è troppo veloce e lo mette fuori causa. Si oppone alla grande su due conclusioni di Sorrentino tenendo a galla la Strega. Perfetto anche sul finire del primo tempo quando Pezzella lo impegno su palla inattiva.
BERRA 6 – Si fa trovare impreparato sul primo gol quando lascia troppo spazio nella sua zona a Rizzo. Sfiora la rete nel primo tempo di testa, marcatura che poi trova nella ripresa con un sinistro forte e preciso. Qualcosa ancora non funziona quando deve sigillare l’out destro, ma spesso riesce a sopperire con la sua dirompenza fisica.
CAPELLINI 5 – Fino alle 17, come spiegato da Auteri in sala stampa era attaccato ad una flebo per limitare i danni di una gastroenterite. Va in affanno quando gli avversari attaccano gli spazi e deve arrangiarsi come può. Gara sottotono, ma con mille attenuanti.
TOSCA 4,5 – Non sta bene e si vede lontano un miglio. Pronti, via e un suo maldestro intervento regala alla Cavese il vantaggio con la più classica delle autoreti. Sorrentino gli scappa via pochi minuti più tardi e questa volta deve dire grazie a Nunziante. Si arrende al 19′ quando un problema fisico lo toglie dalla mischia (dal 19′ VISCARDI 6,5 – Conferma di essere adatto a giocare da centrale o da braccetto (e non da esterno nei quattro) perché accanto a Capellini disputa una buona gara dando solidità al reparto. Con l’arrivo di Ferrara a sinistra può essere una interessante pedina da utilizzare anche a gara in corso quando ci sarà da blindare il risultato).
FERRARA 5,5 – La buona volontà non manca ma la condizione non gli consente di spingere come potrebbe. Era alla prima con i colori giallorossi, in fondo non è andata malissimo, ma ha le qualità e i mezzi tecnici per rifornire di palloni gli attaccanti con i suoi cross.
SIMONETTI 5 – Ha forse poco più di mezz’ora nelle gambe, scomodo retaggio del problema al ginocchio che gli ha fatto saltare quasi tutto il ritiro estivo. La Cavese va ad un ritmo forsennato in avvio e l’ex Ancona ci mette tanta buona volontà, ma gira spesso a vuoto. Da rivedere quando avrà una condizione fisica almeno sufficiente, ma da apprezzare la sua dedizione alla causa perché non si tira mai indietro (dal 58’ PINATO 6,5 – Non sta benissimo e per questo Auteri lo fa partire dalla panchina. Poi, quando a Simonetti finisce il carburante, il tecnico lo getta nella mischia per azionare le sue lunghe leve. Regala al Benevento la fisicità necessaria ed è pronto a girare in fondo al sacco il pallone della vittoria, eguagliando già alla prima giornata lo scarso score di tutta la stagione 2023-24. Prezioso).
PRISCO 6,5 – Il gioco del Benevento passa dai suoi piedi e il giovane giallorosso svolge il compito da veterano non perdendo mai la calma, anche quando la maggiore brillantezza fisica della Cavese nel primo tempo prende il sopravvento. Con il suo piede educato potrebbe osare di più perché ha i mezzi tecnici anche per giocate decisive.
ACAMPORA 6,5 – Uno come lui in Serie C è un lusso e quando la condizione salirà Auteri potrà sfruttare tutto il suo repertorio. Ci prova più volte di sinistro senza fortuna. Quando la palla è tra i suoi piedi è come metterla in cassaforte perché la sua tecnica è di categoria superiore. Se avrà voglia (come ieri sera) di calarsi nella vecchia, sporca e brutta terza serie può essere devastante nell’economia della stagione giallorossa (dal 73′ VIVIANI 6 – Entra per dare respiro ad uno stremato Acampora e fa il suo contribuendo alla gestione della palla fino al novantesimo. Sfiora anche il gol su punizione. Vale lo stesso discorso di Acampora: per la Serie C può essere un elemento decisivo considerando anche la stima che Auteri nutre nei suoi confronti).
LAMESTA 6 – Fatica a trovare le distanze giuste soprattutto da Manconi che va spesso a pestargli i piedi invece di aprirgli gli spazi necessari per le sue giocate. Sale alla distanza sfiorando un eurogol nella ripresa con il suo tiraggiro costringendo Boffelli ad un miracolo. Dialoga meglio con Perlingieri rispetto a Manconi.
MANCONI 5 – L’impegno c’è, ma l’ex Modena non trova mai l’assetto giusto per essere incisivo. La sua principale pecca è quella di non tenere palla per consentire alla squadra di guadagnare metri. Non vede mai la porta tranne un colpo di testa alto ad inizio secondo tempo (dal 73’ STARITA 6 – Regala dinamismo alla Strega consentendo spesso di tenere il pallone lontano dalle parti di Nunziante nel finale di gara).
LANINI 5 – La caviglia probabilmente non è ancora al meglio e questo gli impedisce di mettere le marce più alte e mostrare il marchio della casa con le sue accelerazioni che spaccano le difese. Ci prova, lotta ma non incide, tanto da spingere Auteri a sostituirlo (dal 58’ PERLINGIERI 6 – Mezzo voto in meno per la poca cattiveria dopo una respinta di Boffelli, ma il suo ingresso cambia il volto della gara perché il primo a beneficiarne è Lamesta, al quale regala un paio di palloni per aggredire la profondità come piace all’ex Rimini. Galleggia tra le linee non dando punti di riferimento alla Cavese. Decisivo)
AUTERI 6 – I suoi ragazzi vincono una gara più di pancia che di testa perché la lista degli assenti è chilometrica e sono in tanti tra quelli a non stare bene. Aggiusta la squadra in corso d’opera azzeccando tutte le mosse tattiche. Contava vincere, per ora va bene così in attesa di avere una squadra omogenea nella condizione fisica e con più opzioni.