Tempo di lettura: 2 minuti

C’è poco da festeggiare per i gatti a Benevento, basti pensare ai recenti episodi delle “bande di ragazzini” che si “divertivano” a torturare e massacrare piccoli animali indifesi in vari quartieri della città. Non solo: da anni l’Associazione Raab, così come le altre attive sul territorio – unitamente a molti cittadini – lamentano e denunciano la presenza di branchi di cani randagi, pericolosi per gli altri animali e, talvolta, per le persone. Non a caso, mentre in quasi tutte le civilizzate città d’Italia – specie nel centro e nel Nord – il fenomeno del randagismo è in netto miglioramento, nel Sud e nelle isole si parla di centinaia di migliaia di cani randagi, senza nessun piano concreto per contenerli.

Il problema, ogni tanto, sconfina nella cronaca. Come stamattina quando, intorno alle 10:00, in via Pisacane (zona Stadio), un povero gatto – amato ed accudito da tutto il quartiere – è stato brutalmente torturato e fatto a brandelli dal solito branco di cani randagi. A nulla è servito l’intervento dei residenti: i cani, reagendo violentemente anche contro le persone, hanno lasciato esamine il felino solo dopo atroci agonie. Sollecitato l’intervento della municipale e del Pav (Ambulatorio veterinario dell’Asl), quest’ultimo, altro non ha potuto fare se non constatare il decesso dell’animale e prelevare un altro felino che risultava ferito dalla stessa aggressione. I residenti hanno sporto denuncia, noi come associazione Raab (rete attivisti animalisti beneventani), ci rivolgiamo nuovamente e  direttamente all’Amministrazione, sperando stavolta di essere ascoltati e specificatamente al Sindaco e  all’Assessore all’ambiente e alla tutela degli animali, Alessandro Rosa, affinché si attivino azioni concrete per arginare il fenomeno del randagismo nella nostra città. Parliamo quantomeno della “microchippatura” degli animali (obbligatoria) e della sterilizzazione dei cani randagi, a carico dei Servizi Veterinari della ASL competente sul territorio.

L’articolo 5, comma 1, Legge Regionale n. 47/2013, stabilisce che i Comuni sono responsabili di tutti i cani e gatti vaganti senza proprietario presenti o, comunque, rinvenuti nel territorio di propria competenza.