Benevento – Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza i punti all’ordine del giorno dell’ultima seduta dell’assemblea cittadina prima del rompete le righe estivo. Completa convergenza di intenti sulla cittadinanza onoraria all’ambasciatore in Ucraina, Pierfrancesco Zazo, e allo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni. Nel primo caso il consesso ha espresso profondo orgoglio per la statura etica e morale del diplomatico impegnato a rappresentare il Paese nell’ora più tragica della storia recente ucraina. Mastella aveva manifestato la volontà del conferimento già nell’immediatezza del conflitto esprimendo profonda considerazione per l’opera di mediazione del diplomatico italiano. Su Maurizio De Giovanni, amico personale del sindaco, piena ed ampia unità di intenti dell’intero Consiglio comunale. Luigi Diego Perifano nell’esprimere l’augurio di pronta ripresa delle condizioni di salute dello scrittore, colpito da un infarto, ha rilanciato l’idea, di cui si è parlato anche in commissione cultura, di un riconoscimento allo scrittore. Una intuizione che ha trovato la disponibilità del sindaco.
La questione degli impianti termici e la loro gestione ha visto rinvigorirsi il dibattito in seno al Consiglio. L’amministrazione ha deciso di affidare il compito ad Asia, per farlo ha anche deciso di mettere mano alla statuto. Sarà la partecipata a prendersene cura e lo farà per una durata di concessione di 8 anni. Perifano aveva detto di non avere trovato traccia di atti comunali riguardanti l’Asia, ma pare che ci siano. Sarà quindi la partecipata a gestire il servizio in questo delicato momento di forte contrazione delle risorse energetiche dovute alla guerra russo-ucraina, un segnale “autarchico” dell’amministrazione che mostra sufficiente livello di fiducia nelle professionalità dell’Asia.
Così non si può dire del giudizio dell’opposizione che invece pone proprio problemi di professionalità. “Affideranno il compito ad una consulenza esterna, sintomo che non hanno adeguato know how per farcela da sé”, dice Giovanna Megna di Civico 22. “Non siamo ideologicamente contrari – prosegue Megna – ma questa decisione stride con le più elementari norme di opportunità”. Se Marcello Palladino parla di Noi Campani esprimendo fiducia e parlando di svolta storica, Luigi Perifano punta l’indice contro “l’ennesima mancanza di rispetto dell’amministrazione nei confronti del pubblico consesso. Non è possibile, – dice – assistere alla solita scena e cioè mettere il consiglio, maggioranza e opposizione, dinanzi al fatto compiuto. È segnale di tracotanza e di assoluta mancanza di rispetto verso l’assemblea ed è un fatto inaccettabile che contestiamo con forza”.