Aveva solo 13 anni quando il 26 agosto 2010 il tragico delitto di Avetrana ha scosso l’Italia intera, ed oggi si trova ad interpretare un ruolo di primaria importanza nella miniserie dedicata a questo drammatico evento.
Roberta Infantino, giovane attrice beneventana, ha trovato la sua vocazione nella recitazione fin da giovanissima. Dopo aver intrapreso gli studi universitari a Firenze, ha ben presto però compreso che la professione attoriale fosse il suo vero sogno. Consapevolezza che l’ha spinta a trasferirsi a Roma, dove ha conseguito il diploma di attrice.
La sua carriera ha preso slancio con il Gruppo Tapodes, dove ha recitato nello spettacolo “Non so nemmeno se sono felice”, tratto dai racconti di Irène Némirovsky e diretto da Luca De Bei. Ha poi esplorato nuove frontiere teatrali con la compagnia Labirion Officine Trasversali e ha anche praticato teatro di strada guidata dal maestro Vincent Mangado. Uno dei suoi ultimi lavori è il cortometraggio “Finalmente Casa”, diretto da Vincenzo Giordano, che ha trionfato al “48h Film Festival” di Cava de’ Tirreni, dove Roberta è stata premiata come migliore interprete.
E ora il ruolo di Valentina Misseri in “Qui non è Hollywood” segna un importante traguardo nella sua carriera: “Quando ho superato il provino e sono stata scelta ero al settimo cielo, non riuscivo a crederci – spiega -. Il lavoro di attrice richiede molti sacrifici e spesso ho dubitato di riuscire a farcela. Però poi ogni volta ho profuso tutto il mio impegno, come in questo ultimo prestigioso progetto che costituisce una esperienza estremamente soddisfacente sia sul piano personale che professionale”.
Quello di Valentina, cugina di Sarah Scazzi, è infatti un ruolo centrale, delicato, non privo di drammaticità, e allo scopo Roberta si è preparata intensamente: “Ho studiato il personaggio e ho lavorato con un coach per studiare il dialetto avetranese in modo da rendere la mia interpretazione il più autentica possibile. Inoltre la produzione ha curato il mio aspetto, tingendomi tra l’altro i capelli di rosso”.
Nelle ultime settimane intorno alla distribuzione della serie si è sollevato un polverone mediatico: dopo un ricorso d’urgenza presentato dal sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, per sospenderne la messa in onda, la serie è stata poi distribuita in Italia e intitolata “Qui non è Hollywood” ed è ora disponibile su Disney+ dallo scorso 30 ottobre. Una modifica sostanziale del titolo, effettuata escludendo il nome della località pugliese: “Preferisco lasciare a chi ne ha le competenze il compito di commentare tale decisione – dice Roberta -. Spero solo che tutti abbiano la possibilità di guardarla, perché è un lavoro che merita davvero di essere visto”. La produzione è di Groenlandia/Disney e la regia è di Pippo Mezzapesa.
In ottica futura, Roberta ha in cantiere diversi progetti teatrali e non vede l’ora di affrontare nuove esperienze… magari qualcuna anche nella sua città natale: “Sarebbe un’emozione incredibile per me” confessa, descrivendo il suo rapporto con la città di Benevento come un mix di amore e odio: “Da adolescente mi ci sentivo un po’ limitata, ma col tempo ho imparato ad apprezzare la sua storia, i suoi spazi e i suoi paesaggi”.