“A favore di telecamere tutti sembrano dichiararsi contro l’accelerazione impressa da Calderoli sul progetto di autonomia differenziata. Eppure chi oggi finge indignazione di fronte a una strategia che da decenni è tesa a spaccare definitivamente in due il Paese, quando era tra le fila maggioranza non ha mai mosso un dito per cancellare definitivamente il tema da ogni agenda di governo”. Così il parlamentare europeo del Gruppo Efa (Alleanza libera europea) e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini.
“Il problema – sottolinea Pedicini – non può essere circoscritto al tentativo di Calderoli di bypassare il Parlamento, né al mancato confronto in Conferenza Stato-Regioni. Ora che le carte sono definitivamente scoperte su un disegno che non è altro che un evidente percorso separatista imposto dal Partito dei governatori del Nord, con la Lega nel ruolo di mano armata, non ci si può limitare ad alzare la voce contro la grammatica istituzionale. C’è una parte dell’Italia, arricchitasi a spese del resto del Paese, che vuole continuare ad arricchirsi assorbendone risorse, soprattutto umane, servizi e diritti essenziali. Vogliono la secessione? Bene, restituiscano la spesa pubblica sottratta al Sud negli ultimi 20 anni e se ne vadano. Come Movimento Equità Territoriale – conclude il parlamentare europeo – siamo pronti a sostenere qualunque iniziativa di mobilitazione di massa, perché chi è nato, vive, lavora e ha scelto di restare al Sud abbia gli stessi diritti di chi risiede nel Settentrione d’Italia”.