Un incontro tra motociclisti in papillon, famiglie, associazioni, personalità del motociclismo mondiale e altri ospiti di spessore per far conoscere e osservare a tutti, dal vivo, i risultati del progetto di ricerca scientifica per bambini e ragazzi autistici nato in Campania.
Sabato 16 (dalle ore 16) e domenica 17 settembre 2023 (dalle ore 9), ad Airola (masseria Napoletano – via Fossa Rena), circa 2000 centauri provenienti da tutta Italia si raduneranno per celebrare i risultati ottenuti con i bambini in trattamento con la motoTerapia nell’ultimo anno e parteciperanno al “Lynphis Ride per la Mototerapia”, manifestazione nazionale giunta alla VII edizione e promossa da “La MotoTerapia” di Santa Maria a Vico (Ce), associazione no profit del settore sociosanitario, presieduta dal dott. Luca Nuzzo, terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, nonché grande appassionato delle due ruote, che ha saputo cogliere il grande potenziale della motocicletta come attivatore emozionale, sensoriale, motorio, attentivo e cognitivo, capace di guidare il soggetti autistici o con generici disturbi del neurosviluppo in un percorso riabilitativo e di inclusione sociale alternativo.
L’evento è patrocinato da Regione Campania, Provincia di Caserta, Provincia di Benevento, dai Comuni di Santa Maria a Vico, Airola e dal SIAP. Domenica 17 settembre sarà presentata l’attività dell’associazione e i risultati raggiunti e verranno effettuate alcune sedute di motoTerapia sul posto. Presenti all’evento importantissimi ospiti d’onore come: Pierfrancesco Pileri, in collegamento telefonico (ex team manager di piloti di fama mondiale come Loris Capirossi, Alex Barros e Gresini), Francesco Puocci (campione europeo di Rally/Enduro) che effettuerà corsi gratuiti sulla guida sicura in moto in situazioni critiche, Luciano Benedetti (autore della poesia “Motociclisti strana meravigliosa gente”), e l’architetto Graziella Viviano che si batte per la sicurezza stradale dopo la morte della figlia Elena Aubry.
“Ho iniziato a studiare le potenzialità della motoTerapia nell’ottobre 2017, quando la prima edizione della manifestazione mi diede prova della sensibilità dei motociclisti – spiega il presidente Nuzzo – A fine 2018 pubblico un volume che funge da base scientifica sulla metodologia in questione, presentato dal luminare italo-americano della microchirurgia della base del cranio, il prof. Antonio Bernardo della Weill Medical College Cornell University di New York e da altri specialisti nel campo della neuropsichiatria infantile e della psicologia . Nel 2019, conoscendo bene tutti i problemi che sono costretti ad affrontare le famiglie che vivono questa condizione, decisi di fondare l’associazione che da allora, ogni fine settimana, con l’assistenza di personale e motociclisti con formazione sull’autismo, svolge la motoTerapia gratuitamente apportando miglioramenti in diversi campi, purtroppo deficitari, nei bambini autistici, come la maggiore tolleranza ai rumori, la riduzione dei tempi di risposta agli stimoli, l’autonomia di scelta, l’aumento dei tempi di attenzione, l’equilibrio, la cognizione spazio-temporale e di conseguenza l’autonomia personale e l’interazione sociale”.
“La prova, che peraltro mi ha emozionato tantissimo, l’abbiamo ottenuta il 2 luglio scorso – aggiunge Nuzzo – Quel giorno, in base ai grandi risultati riabilitativi ottenuti con tre dei nostri 11 bambini in trattamento che effettuano terapia da più tempo, abbiamo fatto un tour in moto di 30 km, con le dovute protezioni, e i piccoli hanno cominciato a vedere il mondo che li circonda in modo totalmente diverso. Meravigliarsi alla vista di un paesaggio, una zona boschiva o semplicemente comunicare al pilota la differenza di temperatura tra zone soleggiate e zone d’ombra non è per nulla scontato per un bambino autistico, vuol dire porre attenzione a quello che è ‘fuori’. La gita, denominata ‘No Bruum Tour’, per il divieto assoluto di grosse accelerate che avrebbero potuto infastidire i bambini, è terminata nella Masseria che quest’anno ospita il “Lynphis Ride”, dove tutti i bambini dell’associazione hanno pranzato e partecipato a giochi psicomotori con i figli dei soci”.