“Serve solo lavoro, poi lavoro e infine un po’ di lavoro”. Fabio Cannavaro continua a ribadirlo quando gli chiedono del suo Benevento. Il lavoro resta l’unica medicina possibile, soprattutto quando il mercato sembra essere fermo al palo. Il tecnico giallorosso ha espresso più volte il suo pensiero, rimarcandolo ancora una volta in un’intervista rilasciata a La Repubblica Torino. Incentrate sul big match tra Napoli e Juventus, le dichiarazioni dell’allenatore partenopeo hanno solo sfiorato l’avventura nel Sannio: “Bisogna sempre mettersi in gioco: noi siamo uomini di campo, tutto il resto può anche essere bellissimo ma conta poco”.
Concetti espressi più volte, ma sempre attuali. Dopo dieci giorni di mercato, Cannavaro non ha potuto ancora accogliere nessun volto nuovo. Sperava in qualche regalo immediato, per poterci lavorare nel ritiro di Roma che si è concluso ieri, invece non è stato accontentato. A Cosenza, dunque, si vedrà il vecchio Benevento, almeno nell’undici da schierare, perché la speranza è che la Strega riesca a stracciare la brutta copia ammirata contro il Perugia. Una ripresa imminente che manderà in standby le trattative, destinate a essere riprese la prossima settimana.
Il mercato dei sanniti, intanto, sembra ruotare attorno agli stessi nomi. Senza la partenza di qualche big non ne arriveranno altri, mentre Cannavaro confidava almeno in qualche ritocco, considerando gli stenti della prima parte di stagione e la possibilità di inserire in lista altri due “over”. Nulla da fare, al “San Vito-Marulla” bisognerà fare ancora una volta di necessità virtù, considerando che all’appello, oltre agli infortunati Letizia e Vokic, mancheranno anche gli squalificati Acampora, Tello e Viviani.
“La vita è un’attesa tra un esame e l’altro”, diceva Sergio Leone. E mentre Cannavaro si avvia verso il prossimo esame di campionato, toccherà al direttore sportivo Pasquale Foggia rompere l’impasse per accontentare richieste ed esigenze dell’ex pallone d’oro. Il nome chiave resta quello di Francesco Forte, ambito da diverse squadre senza, però, che nessuna abbia ancora affondato il colpo. Lo “Squalo” partirà solo alle giuste condizioni e, fino ad allora, non ci saranno innesti nel reparto offensivo per non ingolfare organico e conti societari. Coda resta sullo sfondo, mentre altri profili seguiti come Esposito e Tutino appaiono destinati ad approdare ad altri lidi (rispettivamente a Ternana e Palermo).
Non solo l’attacco, tuttavia, vive una fase di stasi. In difesa la trattativa per Tosca continua a non sbloccarsi. Voci di corridoio, tra l’altro, raccontano di un Cannavaro non propriamente entusiasta del rumeno nelle vesti di terzino sinistro, da centrale ingolferebbe un reparto che vede già Glik, Capellini e Leverbe, oltre il giovane Patina. Sull’out mancino l’ex azzurro preferirebbe avere un uomo di maggiore gamba e spinta. Ruolo che, in questo momento, vede in rosa Foulon e Masciangelo. Il belga sembrava destinato a salutare, invece sondaggi sono arrivati per il romano. Il Palermo ha sondato il terreno dopo aver visto sfumare Azzi, passato dal Modena al Cagliari, ma anche in questo caso serviranno gli argomenti giusti per far cadere le resistenze sannite. Motivo per cui i rosanero avrebbero messo nel mirino anche Martella della Ternana e Molina del Monza.
Abbandonata la pista Pozzo dell’Independiente, complicato arrivare a Bidaoui dell’Ascoli per i rapporti con i marchigiani, le strade per la Strega sembrano condurre prevalentemente in direzione Lecce, dove Listkowski e Rodriguez sono dati in uscita dal club salentino. Trattative da intensificare, eventualmente, nei prossimi giorni. A Cannavaro, insomma, non resta che attendere e confidare nel lavoro. Per il momento dovrà bastare quello per inaugurare al meglio il 2023 e il girone di ritorno del Benevento.