In occasione dell’attentato di Via Marina a Napoli, dove il 27 aprile 1982, presero la vita, sotto i colpi dei kalashnikov delle Brigate Rosse, l’assessore regionale alla formazione Raffaele Delcogliano ed il suo autista Aldo Iermano, oggi l’Associazione Libera di Benevento ha promosso l’VIII Edizione del Premio intitolato ai due martiri beneventani. Presso la Sala dell’Università del Sannio, Sant’Agostino sono stati premiati i lavori multimediali in onore di Delcogliano e Iermano con i quali è stato il discusso il tema: “Il confine che unisce”.
Secondo la Giuria del Premio i lavori sono stati quelli che meglio hanno reso il tema, peraltro difficile ed impegnativo, capace di cogliere proprio nell’apparente impossibilità fisica di incontro tra le genti e le culture, quale è appunto un confine con reticolato o un vero e proprio muro, un momento di incontro e di dialogo. Il confine segna l’avvio della contrapposizione e dello scontro, come accade oggi in Ucraina o in Palestina, ma proprio questo segnale può essere il momento di un discorso di pace e di unione dei valori morali, etici e civili tra più alto della società. Su questo si è soffermato Michele Martino referente di Libera, che ha in particolare voluto anche sottolineare il valore della Memoria e del ricordo per la tenuta della stessa società civile. Proprio per questo senso, ha detto Martino, il sacrificio di Delcogliano e Iermano non può e non deve essere rimosso. Presenti i familiari dei due martiri: Felicita Delcogliano e Antonio Iermano. Questa mattina in sala anche le autorità civili militari per omaggiare i giovani che si sono impegnati nell’elaborare un testo. Michele Martino ha sottolineato: “La memoria è l’unica arma che abbiamo. Il tema scelto è drammaticamente attuale. Combattere il malaffare il clientelismo. Ci sono confini che vanno marcati e avere il coraggio di separare. Raccontiamo la storia di Raffele e Aldo”. Il figlio di Aldo Iermano, Antonio ha sottolineato: “Noi stiamo provando a trasmettere alle nuove generazioni i valore che Raffaele e Aldo hanno portato avanti nella loro vita. Vogliamo lasciare un piccolo aiuto e poi loro potranno proseguire per la loro strada”.
La sorella di Raffele, Felicita Delcogliano presente questa mattina ah sottolineato: “Il loro esempio deve fortificarci. Percorrere quella strada che ci permette ogni giorno d guardarci nello specchio”. E’ intervenuto quindi Il rettore Gerardo Canfora che ha esortato i ragazzi a non disperdere i valori per guardare con ottimismo il futuro. Presente la presidente del Tribunale di Benevento Marilisa Rinaldi che ha detto: “Tutti dobbiamo impegnarci affinchè la cultura resti la pietra angolare della nostra civiltà. Il cittadino deve essere consapevole”. E’ intervenuto quindi il Procuratore Aldo Policastro che ha ricordato come Raffele e Aldo abbaino pagato un prezzo molto alto per aver svolto il loro mestiere: “La buona cultura deve esserci per essere cittadini migliori”.
E’ quindi intervenuto il Questore Giovanni Trabunella che ha spiegato: “Occorre mantenere viva la memoria contro il malaffare il clientelismo. Oggi purtroppo questo clientelismo non è ancora stato debellato. La strada è lunga e dobbiamo intraprendere questo percorso che è tortuoso ma dobbiamo farlo tutti assieme”. Tra le scuole premiate questa mattina la Sant’Angelo a Sasso, l’Istituto Kennedy di Cusano Mutri, Il Liceo Guacci, il Rampone l’Istituto Lucarelli.