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“Chiamale se vuoi, Emozioni…”. Nella palestra comunale di Castelvenere si è tenuto l’evento inaugurale di questa bella e lodevole iniziativa in ricordo di Antonio Scetta, giovanissimo centauro strappato prematuramente a quanti lo hanno amato in vita.
Start alle ore 17 con la visita guidata alle cantine ed alla torre civica di Castelvenere a cura del prof. Raffaele Simone.
Moderata da Emanuele Pezzullo, la kermesse è iniziata con la lettura del messaggio inviato dal vescovo monsignor Giuseppe Mazzafaro, inaugurata poi dal primo cittadino dr. Alessandro di Santo, a seguire gli interventi del Comandante della polizia municipale di Castelvenere, Antonella Scetta, che ha parlato di educazione stradale e rispetto delle regole. Poi è stata la volta dei motoclub: Street Angel con Vincenzo D’Errico e Overdrive di Tonino Limata con Gennaro Orfitelli, che hanno raccontato la loro esperienza di biker e dispensato consigli preziosi. Nel mezzo della manifestazione, oltre che a chiusura, la lodevole esibizione della banda del Cemp città di Castelvenere di cui Antonio faceva parte, con l’intervento sentito e commosso del presidente del Cemp, Giuseppe Piazza.
Gli interventi sono proseguiti con il ricordo della professoressa di Scienze del Telesia@, Rosa Abate; il pensiero dell‘istituto Alberghiero di Castelvenere con la professoressa Fiorella Scetta e la lettura del messaggio inviato dal professore di Informatica del Telesia@, Giovanni Conte e della pergamena dei ragazzi di 1B della scuola secondaria, Istituto Comprensivo di Telese Terme, sede di Castelvenere.
Anche il presidente di Agape, per cui lavorava Antonio, Simone Tagliati, non potendo essere presente ha inviato il suo ricordo, letto dal moderatore.
Anche gli amici di Antonio sono intervenuti, con Sveva D’Occhio, che ha letto una commovente lettera, abbracciata e supportata da tutti gli amici.
Ed infine, l’intervento dei rappresentanti del direttivo Sara e Carmen Iannucci, che hanno spiegato la nascita e gli obiettivi di questa associazione.
Ciascun intervento ha segnato il passo.
Parole sagge dettate dal cuore e dall’esigenza di avvicinare al mondo delle moto con educazione e rispetto.
In chiusura gli interventi, singoli, dei genitori di Antonio, Patrizia e Fabrizio, poi la proiezione del video che ha letteralmente fatto piangere pressoché l’intera adunanza.
A corollario l’esibizione dei Street Angel e di Overdrive di Tonino Limata, che hanno “sgasato” col pensiero rivolto al cielo, ad Antonio.
Al termine della toccante cerimonia, il momento conviviale offerto dagli sponsor, che hanno ricevuto i ringraziamenti singolarmente per la vicinanza manifestata. Stessa cosa che è toccata al service offerto da Antonio Coletta ed a quanti hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento.
Impossibile davvero dare spazio a tutte le associazioni che, mosse da un moto d’animo nobile e gentile, avrebbero voluto fare e dare di più. Per loro il ringraziamento col proposito di coniugare, in collaborazione, le rispettive esperienze per eventi futuri.
L’iniziativa ha riscontrato una testimonianza di affetto particolare: emozioni continue e positive nell’ottica della resilienza.
“Una piuma quando cade non fa rumore, ma può capitare che la sentano anche i sordi…”