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“Meglio il Sannio anziché colonia dell’Abruzzo”. E’ l’opinione dell’associazione ‘Forche Caudine’ che riunisce a Roma molisani e beneventani e che interviene così, con una nota, nel dibattito innescato dalla proposta di un Comitato appositamente costituito di accorpare la provincia di Isernia all’Abruzzo. La regione immaginata già quarant’anni fa dall’associazione ‘Forche Caudine’ è diversa dal ‘Molisannio’ immaginato dal sindaco di Benevento. “Regione Sannio e non Molisannio, come propone Clemente Mastella, perché Molise e Sannio sono la stessa cosa. Unendo Molise, provincia di Benevento con analoghe caratteristiche morfologiche, identitarie e storiche, nonché la zona sannita di Alife, nel Casertano, alcuni comuni del basso Abruzzo e dell’alta Puglia, si realizzerebbe una regione numericamente ‘dignitosa’, da 700-800mila residenti”. Poi un passaggio sulla nascita del Molise, definita “una furberia della Democrazia cristiana per ottenere un senatore in più nel feudo più sicuro di tutto lo Stivale”.

Infine, da ‘Forche Caudine’ una dura critica all’apparato politico del Molise: “Il problema in tutti questi anni è che molti amministratori molisani erano terrorizzati soltanto all’idea di perdere la poltrona, gli emolumenti e l’orticello. Hanno sempre lavorato sulla difesa dell’esistente, con tanta retorica, ignorando le impietose tendenze, soprattutto demografiche, per il futuro. E, purtroppo, le previsioni Istat di quarant’anni fa sulla popolazione odierna sono state persino più rassicuranti rispetto all’esodo in corso da tempo”.