Tempo di lettura: 3 minuti

L’obiettivo è ambizioso: valorizzare a tutto campo e a 360° gradi la città e il territorio sannita. L’associazione DiCo intende suscitare un nuovo interesse rispetto alle potenzialità economiche, sociali, civili, culturali, imprenditoriali, artistiche, storiche di una terra che ha ancora tanto da dire e da fare nella competizione globale. Ne sono convinti Pellegrino De Santis e Fabrizio D’Aloia, rispettivamente Presidente e Vice Presidente di questo sodalizio che si è costituito alcuni mesi fa e che fino ad ora ha lavorato sotto traccia per cercare di realizzare gli obiettivi che si è posto. L’associazione DiCo si è presentata oggi nel corso di un incontro con la stampa nella prestigiosa sede di Palazzo Paolo V.

Secondo i promotori c’è spazio, opportunità ed anzi la necessità di un confronto a più ampio spettro teso a coinvolgere i cittadini e tutti quelli che sono interessati a mettere le loro competenze a vantaggio del Sannio, stakeholders e shareholders, ovvero cittadini, imprenditori, professionisti, artigiani. L’associazione DiCo vuole guardare al futuro sfruttando tutte le possibilità che il territorio offre. Presenti questi mattina anche gli assessori Antonella Tartaglia Polcini, Luigi Ambrosone e Attilio Cappa. Il presidente De Santis aprendo la conferenza ha sottolineato: “Volevamo fare qualcosa per la nostra città. Ci unisce una passione comune per l’arte contemporanea e abbiamo voluto ragionare con l’amministrazione. L’arte contemporanea ha prodotto numeri di Pil impressionanti. Non bisogna avere timori, il Sannio ha una storia millenaria e deve continuare. Occorre mettere a regime, pensare cose nuove e puntare sull’Hortus Conclusus”.

La prima delibera firmata questa mattina è proprio relativa al famoso ‘Presepe Dalisi’: “È abbandonato da anni. Cercheremo di restaurarlo e di rimetterlo a regime. Sceglieremo con i cittadini dove posizionarlo”. Poi ha aggiunto: “E’ un opera straordinaria, attirerà persone che quando vengono qui lasceranno tracce importanti in città. Dove collocarlo è complicato. E’ un’opera meravigliosa e bellissima. Abbiamo idee, ma dove era posizionato prima non può essere installato perchè c’è il veto della Soprintendenza”De Santis, poi, ha parlato di voler instaurare un rapporto anche con l’Ente Provincia per recuperare delle opere ora abbandonate al Musa: “Saranno recuperate – dice – e riposizionate in città. Miglioreremo un patrimonio già esistente dell’arte contemporanea”. 

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, punta molto sulla cultura: “Produce ricchezza e possibilità. Noi dobbiamo accelerare il passo perchè non abbiamo nulla da invidiare alle altre città del nord. Noi vogliamo fare di Benevento una città europea, renderla seduttiva e attraente”. Il direttore artistico Francesco Cascino, Responsabile Progetti di Arte Contemporanea, ha focalizzato l’obiettivo: “Vogliamo collaborare alla crescita culturale della città. Pensiamo ad un Hortus Conclusus capace di interagire con le opere e c’è l’intenzione di ridare una nuova vitalità a questo territorio”